Le partite iva isolano i violenti, Ruggeri: ‘Chiediamo solo di lavorare e non vogliamo elemosine’

La presidente dell’Unione Partite Iva: «L’esasperazione degli imprenditori e degli artigiani italiani è grande, ma la violenza non è il mezzo attraverso il quale le persone democratiche parlano con le Istituzioni».

Gli episodi di violenza accaduti a Piazza Montecitorio nei giorni scorsi in cui si sono verificati degli scontri tra le partite iva e gli uomini della Polizia di Stato hanno lasciato l’amaro in bocca. Le rivendicazioni sacrosante di chi non può lavorare a causa delle chiusure provocate dalla pandemia e l’impossibilità in tantissime situazioni di mettere insieme il pranzo con la cena non può sfociare in violenze assurde che non hanno ragione d’essere.

Su questo non ha alcun dubbio Alessia Ruggeri, presidente di Upi (Unione Partite Iva): «L’esasperazione degli imprenditori e degli artigiani italiani è grande, ma la violenza dell’altro ieri davanti al Parlamento non è il mezzo attraverso il quale le persone democratiche parlano con le Istituzioni. Tantomeno è accettabile lo scontro fisico con le forze dell’ordine che, da sempre, proteggono gli italiani onesti e le nostre imprese. Gli imprenditori e gli artigiani di Upi non hanno nulla a che fare con la violenza e con chi questa violenza fomenta da sempre e ne fa strumento di lotta politica. Siamo nelle piazze italiane per chiedere lavoro e servizi al popolo italiano».

Le partite iva sono esasperate e la loro protesta è corroborata anche da un documento del Ministero dell’Economia che dimostrerebbe come le politiche poste in essere in questo lungo anno di pandemia quando non sono state dannose o errate si sono dimostrate certamente inefficaci.

Le partite iva si sentono colpite e affondate e gridano il fatto che dietro la loro sofferenza ci sia la distruzione di quello che chiamano ‘il cuore dell’Italia’, di un’Italia che lavora e che ha portato il Belpaese tra gli Stati che erano più benestanti nel mondo.

Alessia Ruggeri, Upi

«Siamo dinanzi alla definitiva chiusura di più di 800mila piccole aziende italiane – continua e conclude Alessia Ruggeri – senza, peraltro, risolvere il problema pandemico. Circa il 20% delle piccole aziende italiane non è più in grado di fornire il proprio prodotto o servizio alla collettività e dare lavoro agli italiani, circa, ad oggi, 3milioni di posti di lavoro persi. Rivendichiamo il nostro diritto di lavorare ed il rifiuto a qualunque tipo di assistenzialismo che, con forza, rimarca l’inutilità di qualunque tipo di politica a breve termine sostenendo a gran voce la necessità di politiche a lungo termine per un reale rilancio delle piccole e medie imprese. Questo chiediamo al Presidente Draghi. Solo una politica che metta al centro le imprese e le famiglie che le fanno vivere può far ripartire la nostra Italia».



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