ProXima: da Whatsapp all’Associazione, per il bene dei figli

Un gruppo di mamme intraprendenti ed energiche che ha deciso di spendersi per i propri ragazzi, per la scuola e per la comunità. Vi raccontiamo il mondo di ProXima.

Alzi la mano chi è stato inserito, volente o nolente, in un gruppo whatsapp composto dai genitori dei compagni di classe dei propri bambini. Questi gruppi possono essere indubbiamente un valido strumento per comunicazioni ed aggiornamenti ma degenerano, in alcuni casi,  in piazze virtuali dove si lascia spazio ad incomprensioni e malumori. Che  le chat virtuali tra mamme siano consigliabili o meno, è proprio grazie ad un gruppo whatsapp che ha inizio la splendida avventura che vogliamo raccontarvi.

Proxima

La storia di “Proxima- Associazione Genitori” ci mostra come la forza di volontà e la passione possano trasformare delle sterili notifiche sul proprio cellulare in un gruppo “reale” animato da persone piene di voglia di fare ed affiatate, per il bene dei  bambini e della comunità. Abbiamo intervistato la Presidente di ProXima, Stefania Provenzano.

Ciao Stefania, ci racconti perché avete deciso di costituire un’associazione?

“L’idea di costituire un’associazione nasce grazie all’esperienza maturata da una comitiva di genitori nelle vesti di rappresentanti di classe. Tutto ebbe inizio grazie ad un gruppo whatsapp creato per organizzare un mercatino di Natale.  Ispirandoci anche ai Comitati di Genitori Volontari-gruppi molto diffusi in altre zone d’Italia- abbiamo deciso di passare dall’incontro occasionale alla strutturazione di un rapporto umano stabile, duraturo e proficuo tra mamme, nell’interesse dei nostri piccoli. ProXima è un’Associazione senza fini di lucro, apartitica e laica che opera grazie all’attività volontaria dei propri soci. Ci proponiamo di offrire ai bambini ed ai ragazzi momenti di aggregazione, impegno e divertimento nel nome del “fare comunità”. Inoltre essere genitori è un mestiere molto difficile e condividere il proprio know-how con i colleghi aiuta!”

In qualche modo cercate di sopperire a quei bisogni dei ragazzi che la scuola pubblica non riesce più a soddisfare?

“Probabilmente è la nostra funzione principale perché la scuola pubblica risente molto dell’aziendalizzazione a cui è stata sottoposta negli ultimi anni. Quando le risorse sono limitate capita che tra le maglie strette del bilancio di spesa non si trovi una voce dedicata ai momenti ricreativi dei ragazzi. Circostanza abbastanza grave se si pensa che anche il momento ludico è per i ragazzi un momento di crescita irrinunciabile”.

Perché “ProXima“?

“Proxima” è una parola di derivazione latina, significa “essere vicini a…”. Cosa facciamo con questa associazione se non essere più vicini ai nostri figli? Inoltre  “Proxima Centauri” è anche il nome della stella più  vicina al Sistema Solare. Nella sua orbita, di recente, è stato individuato  “Proxima B“, un pianeta che sembra avere caratteristiche compatibili con il germogliare della vita. Un bel messaggio di speranza per il futuro, no?”.

Cosa avete gia fatto e cosa farete?

“Per adesso ci siamo impegnate in incontri culturali e ricreativi ma ci spendiamo anche in iniziative sociali: organizzando il  mercatino di Natale abbiamo raccolto i fondi necessari per comprare quattro defibrillatori che abbiamo donato alle scuole di Alezio. Con i proventi della raccolta abbiamo anche finanziato un corso di rianimazione e defibrillazione per il personale docente ed ATA.  In agenda abbiamo poi la trattazione di due tematiche scottanti, il bullismo ed il cyberbullismo.  Vogliamo esaltare l’antitesi di questi ateggiamenti negativi valorizzando  la forza dell’Amicizia perché crediamo profondamente che dove c’è amicizia non esiste violenza”.

Per conoscere megli il mondo di ProXima potete visitare la Pagina Facebook o il sito dell’Associazione.

di Armenia Cotardo



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