Puglia, dal governo 120 milioni di euro per la mobilità sostenibile. Sulle strade bus meno vecchi e meno inquinanti

L’accordo interministeriale permette la ripartizione dei fondi destinati a Regioni e Comuni per implementare il trasporto pubblico locale e aumentare la presenza di mezzi ecologici sulle strade.

Con l’accordo tra il Ministero dei Trasporti, il Ministero dello Sviluppo economico e quello dell’Economia e delle Finanze si sbloccano i fondi destinati alla mobilità sostenibile. La sottoscrizione del decreto interministeriale prevede la ripartizione tra gli enti territoriali di 100 milioni di euro per il 2019 e 150 milioni di euro annui dal 2020 al 2033 in ottemperanza al Piano Strategico Nazionale, finalizzato ad implementare il trasporto pubblico locale attraverso l’acquisto di nuovi veicoli e delle relative infrastrutture, e con l’aumento della presenza di autobus ecologici sulle strade per ridurre l’impatto ambientale e incentivare il trasporto pubblico a scapito dei mezzi privati.

Ridurre gli autobus vecchi, promuovere il miglioramento della qualità dell’aria e l’utilizzo di tecnologie innovative, sono gli obiettivi prefissati dal piano quindicinale, volto anche a diminuire il gap che separa l’efficienza del trasporto pubblico nazionale da quello degli altri paesi europei.

Obiettivo: svecchiare il parco dei bus e diminuire le emissioni

Trovata la quadra a livello governativo, Regioni e Comuni potranno usufruire del budget assegnato mediante la partizione.

Alla Puglia saranno erogati 5,4 milioni di euro nel 2019 e 8,1 milioni di euro per ogni anno successivo sino al 2033, per un importo totale di 119,4 milioni di euro. “Si tratta di un intervento necessario per ridurre l’età media del parco circolante di bus e treni e contemporaneamente diminuire le emissioni e migliorare la qualità del servizio di trasporto pubblico – è il commento del deputato Emanuele Scagliusi, capogruppo M5S in Commissione Trasporti alla Camera – La nostra idea di futuro prevede una riduzione generale dei mezzi privati e la sostituzione di quelli più inquinanti con altri ad alimentazione alternativa: per fare questo bisogna investire risorse nel trasporto pubblico e nello specifico in mezzi sostenibili e più efficienti. In questo modo sarà più facile favorire i cittadini nella scelta di lasciare la propria auto e usare modalità alternative. Ecco perché – prosegue Scagliusi – anche nella Legge di Bilancio abbiamo previsto l’obbligo, dal 1° gennaio 2020, per tutti gli Enti Pubblici che devono rinnovare il parco autobus di acquistare o noleggiare almeno il 50% di nuovi veicoli ad energia elettrica o ibrida, o alimentati a idrogeno”.



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