L’associazione “Anna e Valter” al fianco del popolo ucraino, raccolti farmaci e generi alimentari

La raccolta proseguirà fino a giovedì presso i Salesiani a Lecce, dove ci si potrà recare per fornire il proprio contributo.

C’è tempo fino a giovedì, dalle 16.00 alle 18.00, per recarsi presso il centro raccolta dei Salesiani di Lecce e dare il proprio contributo.

Dopo 40 giorni di attività a 360 gradi, volge al termine la raccolta  organizzata dall’associazione “Anna e Valter” e fino al 31 marzo, sarà possibile donare farmaci e generi alimentari da destinare alla popolazione ucraina, poi, calerà il sipario sull’iniziativa e si provvederà alla consegna.

“È stata un’esperienza significativa che personalmente mi ha fatto crescere tanto, dura e intensa, ma siamo contenti e orgogliosi per aver rappresentato la nostra città al meglio”, ha affermato il presidente del sodalizio Alfredo Fiorentino.

“Dopo aver dato il via alla collaborazione con l’associazione Italo-Ucraina di Puglia e Basilicata, abbiamo preso la decisione di dare un nostro piccolo contributo solo per Lecce, ma da lì a poco siamo diventati centro di raccolta provinciale e a quel punto amministrazioni comunali, cittadini, enti e scuole, si sono rivolti a noi.

Abbiamo compiuto – prosegue – un grande lavoro di squadra con l’aiuto di  Anastasiya Nitsoy  che ha onorato la sua Ucraina. Insieme a tutti i volontari che quotidianamente sono venuti ad aiutarci, ringraziamo in maniera particolare Don Francesco Redavid, direttore dei Salesiani, che ha messo a disposizione la sede, qui abbiamo avuto modo di ammirare il grande lavoro umano di chi, come lui, è abituato ad aiutare quotidianamente il prossimo.

Abbiamo raccolto 100mila euro di farmaci, oltre a generi alimentari e altro

Si è trattato di un grande lavoro, dove grandi e piccole imprese hanno fornito ausilio mettendo a disposizione tempo e mezzi di trasporto che hanno fatto la spola con Matera o si sono diretti a Leopoli, senza dimenticare, poi, l’Unione Sportiva Lecce sempre pronta a cogliere i nostri appelli.

La speranza – conclude Fiorentino – è che, a questo punto, la guerra abbia termine quanto prima e si dia la possibilità a tutti i profughi di ricominciare con dignità.

Il centro raccolta chiude, ma noi rimaniamo vicini e pronti a porgere la mano al prossimo”.



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