Raccolta fondi per Giorgia, archiviata la denuncia contro Selvaggia Lucarelli: «Non è diffamazione»

Per il giudice che ha archiviato la denuncia di diffamazione online, la questione della raccolta fondi “è un fatto di rilevanza nazionale e di interesse pubblico”

Aveva chiesto ‘trasparenza’ sulla raccolta fondi per aiutare Giorgia Pagano, la ‘stellina di Berdon’ volata in America, al Children Hospital dell’Università di Pittsburgh che rappresentava, all’epoca, una speranza per “combattere” la malattia rara che le aveva impedito di mangiare fin da quando era bambina, ma mamma Elisa non aveva mai risposto del tutto alle accuse che Selvaggia Lucarelli aveva condiviso sui suoi seguitissimi social. Secondo la giornalista, Elisa aveva continuato a chiedere soldi agli zii e alle zie virtuali della piccola, pur potendo contare sull’aiuto ‘milionario’ della Asl che, come aveva spiegato in più post, continua a pagare vitto e alloggio alla famiglia, l’assicurazione sanitaria per la madre e per il figlio Jody e tutte le spese per le cure di Giorgia. Aveva persino bussato alla porta della Regione per chiedere spiegazioni, ricevendo come risposta delle note anche a firma del Governatore Michele Emiliano.

Non era la prima volta che Selvaggia accendeva i riflettori sulle raccolte fondi a suo dire poco chiare, lo ha fatto con Chiara Ferragni e lo aveva fatto con altre mamme e papà a cui aveva chiesto una rendicontazione dettagliata di come venissero spesi i soldi, in alcuni casi i tanti soldi, chiesti agli sconosciuti.

La vicenda, tutt’altro che conclusa, era finita nelle aule del Tribunale con una denuncia per diffamazione, presentata dalla mamma della ragazzina con la sindrome di Berdon. Denuncia, come si legge sul suo profilo, conclusa con una archiviazione. Per i giudici milanesi, sollevare dei dubbi «non è diffamazione».

Il post

«Ricorderete questa vicenda e la mia richiesta di sapere come questa signora abbia speso i milioni che le sono arrivati tramite raccolte fondi. La signora non ha voluto mostrare alcuna rendicontazione e ha pensato bene di querelarmi (i soldi per gli avvocati li trovano sempre)» ha scritto Selvaggia sul suo profilo, ricordando la storia di mamma Elisa e di Giorgia.

«Il giudice ha definitivamente archiviato la sua prima denuncia scrivendo che “è un fatto di rilevanza nazionale e di interesse pubblico” visto che la questione delle raccolte fondi utilizzando malattie di familiari e senza rendicontazioni è argomento su cui mettere legittimamente in guardia le persone. Continuerò a occuparmi di questa vicenda, perché di cose che non tornano ce ne sono molte – si legge su Fb – La signora ha anche provato ad attribuirmi colpe riguardo i commenti sotto i miei articoli. Il giudice ha stabilito che le responsabilità sono individuali e che mai ho incoraggiato qualcuno a scrivere messaggi insultanti, ma al contrario ho sempre invitato alla moderazione».