La legge non ammette ignoranza e chi non rispetta le regole è giusto che paghi la negligenza avuta. Questo non significa che, a volte, quelle ‘regole’ che dovrebbero essere osservate, senza se e senza ma, siano sbagliate o imprecise. O meglio poco adatte al target a cui si rivolgono. Come nel caso di un simpatico 75enne immortalato dalla foto-trappole installate nelle marine di Lecce per incastrare gli sporcaccioni che, nei giorni scorsi, si è visto recapitare due multe da 106 euro l’una. Sanzioni, a suo dire, ingiuste. Lui a passare da “incivile”, proprio non ci sta.
Ha sbagliato, certo, ed è pronto a saldare il suo conto, ma questo non lo ha fermato dal denunciare che qualcosa nel sistema non va. L’uomo abita nel capoluogo barocco, ma paga regolarmente le tasse della spazzatura per la sua abitazione estiva a Spiaggiabella. Due sere, ha accompagnato la moglie che soffre di Alzheimer a fare una passeggiata in riva al mare e ne ha approfittato per gettare un sacchetto nel cassonetto di prossimità, di cui ha regolarmente la chiave. Il problema è che ha sbagliato orario. Perché si lamenta, quindi? Perché aspettare le 22.00, in pieno inverno, gli sembra un tantino esagerato.
«È semplice rispettare quell’orario durante la bella stagione, quando la località alle porte di Lecce si anima, ma a febbraio la storia cambia» ci racconta dispiaciuto, ma anche un po’ arrabbiato. «I cassonetti di prossimità – continua – vengono drasticamente ridotti passata l’estate per cui per gettare la spazzatura bisogna recarsi in via Portofino, abbastanza lontano da dove abito io. È giusto raggiungerlo a piedi, con le intemperie, in piena notte, quando non c’è nessuno, con il rischio che qualche malintenzionato ti sorprenda alle spalle e non puoi nemmeno gridare aiuto?».
Giusto, giustissimo, ma le regole sono regole gli facciamo notare. «Le regole – ci risponde – dovrebbero essere almeno giustificate da un buon servizio. I rifiuti non sono stati gettati a casaccio, ho evitato di usare la chiave semplicemente perché il cassonetto era malridotto, aperto e già stracolmo. C’era spazzatura ovunque, anche per terra. Questo mi fa pensare che la raccolta non venga effettuata nei tempi previsti».
Ma sui cassonetti ci sono le indicazioni, incalziamo. E anche in questo caso il malcapitato è pronto a ribattere. «È difficile leggerle quando il cartello è coperto dai rifiuti e poi non è la prima volta che Monteco disattende le indicazioni o le modifica, vedi i centri di raccolta che da quattro sono diventati uno in via Novoli». Dettaglio scritto anche nella lettera indirizzata al Comandante della Polizia Locale e per conoscenza anche al Sindaco.
«Sapevo – conclude – che ci potevano essere le telecamere trappola, ma pensavo servissero a scoraggiare il deposito selvaggio della spazzatura, evidente in quel posto, non a porre un problema di orario. Non posso aspettare con mia moglie in quelle condizioni fino alle 22.00. Sarebbe opportuna, quindi, una certa discrezionalità nell’applicare un’ordinanza che non è giusta per le marine».
