Una voce isolata rischia di rimanere inascoltata, ma quando si leva un coro unanime è impossibile non sentire. A farsi sentire, in questo caso, sono le ragioni degli abitanti delle marine leccesi che hanno deciso di rimboccarsi le maniche per accendere i riflettori su quelle che da ‘principesse’ si sono trasformare in ‘cenerentole’ brutte e abbandonate a loro stesse. Tutti insieme. Per la prima volta, infatti, le associazioni ‘I love San Cataldo’, il’ Comitato Unitario per lo Sviluppo di Frigole e del Litorale’ e l’Associazione Marina di Torre Chianca’ hanno deciso di unire le forze per condividere un progetto per lo sviluppo del litorale leccese. Lo slogan da solo è ambizioso: raddoppiare gli abitanti.
«Nei mesi invernali manca qualsiasi manutenzione di strade e spiagge, non c’è alcuna vigilanza del territorio, scompaiono i pochi servizi presenti nei mesi estivi, costringendo anche chi vorrebbe rimanere a vivere tutto l’anno nelle località costiere a ritornare in città» ha dichiarato Ernest Mola nella nota con cui si annuncia la conferenza stampa di presentazione del progetto, in programma per martedì, 9 maggio all’Open Space di Palazzo Carafa.
«Il litorale leccese è un territorio ricco di risorse, che unisce la quiete della campagna a lunghe spiagge facilmente raggiungibili, che potrebbe offrire occasioni di lavoro e d’impresa agli abitanti e ai cittadini leccesi. Bisogna porre fine a questo spreco offrendo servizi e favorendo la residenzialità» si legge.
L’appuntamento come detto è alle 11.30 all’Open Space di Palazzo Carafa dove Leo Curasi, Daniele Biasco ed Ernesto Mola presenteranno alla città, la loro idea. Nel corso della conferenza sarà distribuito un breve documento che riassume la proposta delle tre associazioni. “Solo uniti riusciremo a far sentire la voce della comunità del litorale”.