Ragazzina costretta a restare a casa, per occuparsi delle faccende domestiche. Condanna per il padre e la compagna

I due le avrebbero impedito di andare a scuola. Non solo, la giovane, sostiene l’accusa, doveva restare in casa per badare ai figli disabili della compagna del padre.

Arriva la condanna a 4 anni di reclusione ciascuno, per il padre di una ragazzina e per la compagna dell’uomo, entrambi accusati di ripetuti maltrattamenti.

La sentenza è stata emessa nelle scorse ore dai giudici della prima sezione collegiale (presidente Annalisa De Benedictis), al termine del processo di primo grado.

Inoltre, è stato disposto il risarcimento del danno in favore della vittima, che si era costituita parte civile con l’avvocato Marco Costantino.

I due imputati sono stati assolti per ulteriori episodi di maltrattamenti verso gli altri due figli dell’uomo.

Invece, il pm Donatina Buffelli, al termine della requisitoria, aveva invocato l’assoluzione per entrambi.

I fatti risalgono al 2018 e le indagini hanno preso il via dalla denuncia della ragazza, presso i servizi sociali. In base all’accusa, i due avrebbero in più occasioni, vessato la ragazzina. In che modo? Impedendole di andare a scuola per occuparsi delle vicende domestiche. In particolare, la ragazza sarebbe stata costretta a rimanere a casa per cucinare, pulire a terra o rifare i letti, senza poter socializzare con i suoi coetanei. E non poteva avere contatti telefonici con la madre che si era trasferita fuori regione. Non solo, la giovane, sostiene l’accusa, doveva restare in casa per badare ai figli disabili della compagna del padre.

Inoltre, per un periodo di tempo, fu costretta a trasferirsi presso la casa dei nonni.

Ed in seguito, si è arrivati alla celebrazione del processo, conclusosi con la condanna della coppia.

I due imputati, difesi dall’avvocato David Alemanno, potranno fare ricorso in Appello.