Ryu il ragazzo delle caverne, fortunato cartoon degli anni 80, si basava su una evidentissima contraddizione temporale, uomini e dinosauri non hanno mai convissuto. L’Uomo, per come intendiamo l’essere umano in rapporto alla sua intelligenza e al progresso, è apparso molto dopo i dinosauri. E lo stesso temibile tirannosauro ha fatto la sua comparsa milioni e milioni di anni dopo che la Terra era già abitata da primordiali forme di vita.
Insomma, nella linea del tempo su cui cammina il nostro pianeta noi Uomini siamo arrivati solo adesso, potremmo dire all’ultimo capitolo del libro che è stato scritto. Ciò significa che per la Terra siamo un puntino e basta. Quando ci estingueremo, un giorno accadrà, alla Terra non gliene importerà un bel niente, essa andrà comunque avanti per la sua strada.
Questa riflessione ci aiuta a stabilire un punto fermo nelle dinamiche interrelazionali tra esseri viventi e pianeta, perché prendersi cura della Terra è e deve essere inteso come puro atto egoistico e interessato. A noi serve il pianeta e non viceversa, ecco perché dobbiamo essere generosi verso il mondo che ci ospita anche se non ci ama e non ci aspetta, perché possiamo solo curarci del nostro futuro, mantenendo la Terra come un luogo ospitale, tanto che se per necessità non dovessimo più avere chances, dovremo trovare altri mondi su cui accomodare nuove ed ultime speranza di vita.