Porto Cesareo, il sindaco Tarantino: “Sulla realizzazione dell’ecocentro attendiamo la decisione del Tar”

Approvato il progetto esecutivo alcuni cittadini hanno fatto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale che ha rimandato la discussione nel merito a giugno

L’Ecocentro a Porto Cesareo, sorgerà in località Poggio come stabilito in partenza,

L’amministrazione comunale ricostruisce genesi e futuro dell’impianto per la raccolta di carta, plastica, metallo, che come da contratto di gara stipulato dall’ARO3, dovrà essere realizzato dalla società Ecotecnica, su di un terreno di proprietà del Comune che dopo 9 anni ne diverrà proprietario.

Non ci saranno contenitori per la raccolta di umido o indifferenziato che sicuramente potrebbero dare disagi a chi residente o villeggiante.

L’ecocentro è stato progettato sull’unico terreno disponibile di proprietà del Comune ma, dopo le lamentele di alcuni cittadini che hanno costituito il “Comitato il Poggio“, con cui “abbiamo avuto diversi incontri, è stato interessato l’ufficio tecnico per capire se il Comune avesse altri terreni disponibili e poi per vedere se attraverso una manifestazione di interesse si potesse trovare un altro  terreno per la realizzazione della struttura in un’altra zona del paese, ma nessuna proposta è pervenuta”, spiega il Sindaco Silvia Tarantino.

A quel punto è stato approvato il progetto esecutivo iniziale che prevedeva anche un Centro Servizi. “Il Comitato il Poggio e altri hanno fatto ricorso al Tar che ha rimandato la discussione nel merito a giugno. In base a quelli che erano stati i punti critici rilevati dal Presidente del Tribunale Amministrativo Regionale, tra cui il fatto che la presenza di un Centro Servizi all’interno della struttura la configurasse non più come un’opera pubblica e la successiva proposta dell’Ecotecnica di un nuovo progetto, stralciando il Centro, l’amministrazione ha pensato di dare mandato all’ufficio tecnico per adoperarsi affinché venisse realizzato un impianto senza quella seconda struttura”.

Sono stati dunque fatti i vari tentativi per trovare una soluzione differente, una locazione diversa, invano.

“Via Rubichi” non ha ancora espresso una valutazione complessiva nel merito dell’intera questione “attendiamo fiduciosi la decisione finale, con la certezza che, ove contraria alle scelte già prese da questa amministrazione, non esiteremo ad adeguarci alla stessa e a valutare e prendere in esame nuovamente eventuali soluzioni alternative, sempre che le stesse siano fondate su ragioni di economia ed efficacia per la Pubblica Amministrazione – conclude il primo cittadino.  Tutto si è svolto nel rispetto della legge e per tutelare l’interesse pubblico, rappresentato dalla necessità improcrastinabile per il nostro territorio di avere un ecocentro”.