Revocato l’appalto di vigilanza, anche il Tar dà torto a Securpol Security

Il tribunale amministrativo di Lecce ha respinto il ricorso presentato da Securpol Security contro il provvedimento del Prefetto che aveva sospeso l’appalto alla società che si occupa di sorveglianza privata.

Si è rivolta anche al Tar di Lecce, la Securpol Security per far valere le sue ragioni. L’azienda, che si occupa di sorveglianza privata, si era rivolta al Tribunale Amministrativo Regionale di via Rubichi per ottenere la sospensione del provvedimento del Prefetto di Lecce che il 23 settembre scorso, aveva annullato l’appalto per il servizio di vigilanza alle strutture della Asl a causa della dura diatriba con i lavoratori che lamentavano un ritardo nei pagamenti degli stipendi e del versamento dei contributi. Ma la Terza Sezione del Tar,  ha respinto il ricorso presentato da Securpol che adesso potrebbe accettare definitivamente la decisione della magistratura salentina o decidere di ricorrere al Consiglio di Stato.
  
Di certo, durano da mesi le proteste dei dipendenti che in diversi sit-in sia in via XXV luglio, che alle porte del Vito Fazzi di Lecce senza dimenticare le manifestazioni di protesta alla finestra della direzione generale di via Miglietta, non hanno perso occasione per alzare la voce contro la loro stessa azienda:  agli stipendi non pagati,  tocca aggiungere i turni di lavoro a loro dire massacranti che non conoscono orari né riposi settimanali e i licenziamenti ingiustificati.
  
«Come organizzazione sindacale abbiamo lavorato tanto per cercare il dialogo e trovare una sintesi con l’azienda per andare avanti» commenta Donato Mazzeo, di Ugl che vuole rassicurare per quanto possibile i lavoratori che stanno vivendo un momento di «incertezza» sul loro futuro «faremo in modo che nessuno resti per strada – continua –  ma mi auguro che quanto accaduto faccia da monito a chi subentrerà a Securpol per un servizio importante in cui la professionalità dei nostri lavoratori è esemplare».



In questo articolo: