Il frantoio semi-pogeo di Magliano riapre al pubblico, un tesoro storico recuperato

Nel 2006, l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Umberto Ferrieri Caputi, lo ha acquisito al patrimonio comunale e successivamente restaurato.

A Magliano, l’impianto semi ipogeo risalente al XVIII secolo, dichiarato bene di interesse culturale nel 1991, è stato recuperato e restituito alla città.

In passato è stato salvato da una richiesta di demolizione presentata al Comune di Carmiano. Nel 2006, l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Umberto Ferrieri Caputi, lo ha acquisito al patrimonio comunale e successivamente restaurato.

Ieri mattina, dopo un periodo di chiusura che ne ha impedito la fruizione, è stato finalmente riaperto al pubblico, in seguito a un eccellente intervento di recupero curato dall’architetto Antonio Monte. Alla cerimonia inaugurale, oltre al primo cittadino Giovanni Erroi e all’assessore alla Cultura Stefania Arnesano, ha partecipato Cosimo Durante, presidente del GAL, ente che ha finanziato il recupero dell’opera con uno stanziamento di 248 mila euro.

“Oggi, col taglio del nastro- dichiara il sindaco di Carmiano Giovanni Erroi – abbiamo ridato vita a questo scrigno del tempo, ad un’opera che trasuda storia e tradizione e ricorda, dandone dignità, il lavoro della gente. È nostra intenzione utilizzarlo nell’interesse collettivo, rendendolo totalmente fruibile a tutti”.

“Come Assessore alla Cultura – ha affermato Stefania Arnesano – sono davvero felice di vedere finalmente restituito alla comunità di Magliano un luogo simbolo come il frantoio semipogeo. Un grande lavoro per salvare uno scrigno del tempo. L’augurio è che non sia solo un luogo museale o vetrina turistica ma uno spazio davvero vivo e di collettività così come era quando era attivo. Da luogo di fatica, anche brutale, rinasca quindi come luogo di cultura”

Un traguardo significativo che ha visto anche la partecipazione degli studenti degli istituti scolastici comunali, un segnale promettente che parla di futuro, del loro avvenire, come ha voluto evidenziare il sindaco Erroi – e non potrebbe esserci migliore augurio.