Per il Tar inammissibile il ricorso contro l’aggiudicazione della gara di progettazione del Palazzetto dello Sport di Nardò

Era stato promosso da un raggruppamento di professionisti classificatosi secondo. Il Comune difeso dall’Avvocato Paolo Gaballo

Il Tribunale Amministrativo Regionale di Lecce, con sentenza pubblicata in queste ore, ha dichiarato inammissibile ed infondato il ricorso promosso da un raggruppamento di professionisti per l’annullamento dell’aggiudicazione della gara di progettazione del nuovo palazzetto dello sport di Nardò.

I fatti

Nel gennaio del corrente anno l’Amministrazione Comunale ha bandito un concorso di progettazione, mediante procedura aperta ai sensi dell’art. 60 del codice degli appalti, per l’individuazione della migliore proposta progettuale per la costruzione di un nuovo palazzetto dello sport della capienza di 2.000 spettatori.

Il concorso era strutturato in due fasi: la prima era finalizzata all’acquisizione di proposte ideative; la seconda, alla quale accedevano le migliori cinque proposte, finalizzata alla predisposizione di progetti di fattibilità tecnica ed economica.

A seguito delle valutazioni espresse dalla commissione giudicatrice, il Comune ha aggiudicato la gara al raggruppamento che aveva come capogruppo l’arch. Occhinegro, mentre l’altro gruppo di professionisti si è classificato al secondo posto.

Quest’ultimo, tuttavia, ha promosso ricorso e motivi aggiunti al Tar Lecce per l’annullamento dell’aggiudicazione e delle valutazioni espresse, ritenendole errate sotto vari profili.

Il Comune di Nardò si è difeso in giudizio con l’Avvocato Paolo Gaballo, che ha eccepito l’inammissibilità del ricorso, poichè promosso contro atti endoprocedimentali, e l’infondatezza dei motivi aggiunti, poiché con gli stessi si contestavano le valutazioni dei progetti e l’attribuzione dei punteggi che attengono a valutazioni tecniche discrezionali di competenza della commissione giudicatrice.

L’Avvocato Paolo Gaballo

Il raggruppamento aggiudicatario si è difeso con i legali De Giglio e Occhinegro.

Pochi ore fa il TAR, Sez. II,ha pubblicato la sua decisione.

I Giudici leccesi (Presidente Mangia, relatore Dello Preite), accogliendo le eccezioni e le argomentazioni difensive di Gaballo, hanno dichiarato il ricorso inammissibile ed i motivi aggiunti infondati. L’infondatezza – sotto diversi profili – dei motivi aggiunti sono stati eccepiti anche dalla parte controinteressata (legali De Giglio e Occhinegroe il collegio ha mutuato le argomentazioni onde di quest’ultima, onde respingere i motivi aggiunti.

In particolare, nella sentenza si legge “è fondata l’eccezione di inammissibilità del ricorso principale, proposta dalla difesa comunale, essendo impugnati atti di natura endoprocedimentale (verbali di gara), non soggetti ad autonoma impugnazione; la valutazione dei progetti e l’attribuzione dei relativi punteggi – sia con riferimento alla quantificazione dei costi dell’opera, sia con riferimento alle soluzioni progettuali proposte dalla contro-interessata – attengono all’ampia discrezionalità tecnica riconosciuta alla commissione giudicatrice, sicché le censure che attengono al merito di siffatte valutazioni si appalesano inammissibili, non ravvisandosi, nella specie, profili di abnormità della scelta tecnica”.

Il raggruppamento ricorrente è stato anche condannato a pagare le spese di lite, che sono state liquidate in 3.000 euro oltre accessori di legge, in favore del Comune di Nardò e del controinteressato.

Per effetto della decisione dei giudici, il Comune di Nardò potrà ora proseguire l’iter per la realizzazione del nuovo palazzetto dello sport, tanto atteso da tutta dalla collettività neretina che vede la squadra della propria Città militare nel campionato di serie A/2.