Non è la prima e non sarà l’ultima, anzi la protesta degli avvocati penalisti che da oggi fino a giovedì hanno deciso di incrociare le braccia contro la riforma della giustizia ritenuta per buona parte incostituzionale, promette di avere seguiti. E vista l’adesione che supera il 90% era inevitabile che ‘saltassero’ molte udienze. È la quarta astensione dall’inizio dell’anno.
Hanno intenzione di continuare la battaglia i penalisti che lamentano una mancanza di “interesse” da parte del Governo sui contenuti di una riforma che incide in profondità sull’intero sistema processuale e sui diritti e sulle garanzie dei cittadini. Al centro della loro ‘contrarietà’ – già manifestata durante il lungo iter parlamentare del DDL e davanti alle Commissioni giustizia della Camera e del Senato – la irragionevolezza ed incostituzionalità delle riforme della prescrizione e dell’istituto del cd. processo a distanza.
«Di fronte a riforme che incidono in maniera diretta e penetrante sulla natura stessa del processo penale, distorcendo gravemente il modello accusatorio del giusto ed equo processo – si legge – appare necessario adottare ogni opportuna ed ulteriore iniziativa di protesta e di contrasto»
Non solo il merito della riforma, i penalisti criticano anche il metodo. «Il Governo – ha spiegato l’avvocato Silvio Verri, presidente della Camera penale salentina – non ha ritenuto di dare alcun segnale di attenzione, restando evidentemente fermo nell’intenzione di ricorrere al voto di fiducia anche davanti alla Camera dei deputati. Impedendo così che sul disegno di legge si sviluppi la necessaria discussione sulle molteplici questioni tuttora controverse, su riforme contrarie non solo agli interessi e ai diritti dei singoli imputati, ma anche alle legittime aspettative delle persone offese e della intera collettività».
«Se non verremo ascoltati – conclude Verri – continueremo con le proteste».
Riforma della giustizia, Caos udienze per la ‘nuova’ protesta degli avvocati
Quattro giorni di astensione, in segno di protesta contro la riforma della giustizia criticata dagli avvocati penalisti sia nel merito che nel metodo. L’adesione supera il 90%, lo sciopero si concluderà giovedì