Il grande cuore dell’Aeronautica e di don Gianni, donato un rilevatore di vene all’Utin del ‘Fazzi’

Il dispositivo migliorerà la degenza dei piccoli pazienti in un reparto così importante come l’Utin.

Un vero e proprio gioco di squadra, la squadra della solidarietà. È con questo spirito che accende il senso della parola comunità che è stato donato un rilevatore delle vene al reparto di Terapia intensiva neonatale dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce, grazie alla partnership tra l’associazione ‘Cuore e Mani Aperte onlus’ di Don Gianni Mattia e il personale dell’aeroporto militare di Galatina dell’Aeronautica Militare.

Si tratta di un dispositivo che migliorerà la degenza dei piccoli pazienti in un reparto così importante come l’Utin.

Nella giornata di oggi, dopo la Santa Messa, il dispositivo è stato benedetto da Mons. Michele Seccia, vescovo Metropolita di Lecce e consegnato al Primario del reparto, il dottor Adriano Bove.

Erano presenti alla cerimonia il Direttore Generale dell’ Asl di Lecce, Stefano Rossi, il Comandante del 61° Stormo, Col. Vito Conserva, il Direttore del 10° RMV, Col. Fabio Cerase, il personale militare, il Direttore Medico di Presidio, Sabino Leo, i Direttori delle varie Unità Operative, dirigenti medici, personale infermieristico, amministrativo e gli studenti del corso di Laurea in infermieristica.

La beneficenza verso l’associazione ‘Cuore e Mani Aperte onlus’ non si interrompe mai e per saperne di più è sufficiente seguire la pagina facebook del sodalizio e le pagine del sito sempre aggiornate.



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