
L’attenzione costante alle nuove generazioni per aiutarle a costruire un futuro più sostenibile e consapevole ha rappresentato il filo conduttore dell’incontro di ieri presso il Salone degli Specchi della Prefettura, nell’ambito del quale sono state rinnovate le intese alla base del “Protocollo d’intesa per la prevenzione e lo studio delle malattie respiratorie da droga e del disagio giovanile”.
Il documento, operativo sin dal 2021, ha consentito in questi anni di raggiungere importanti risultati per prevenire l’utilizzo di droghe da parte dei giovani studenti, attraverso la realizzazione di piani, programmi educativi e iniziative ad hoc, comprensivi di campagne di informazione e comunicazione mirate ad acquisire la piena consapevolezza dei danni alla salute, alla capacità di apprendimento e, più in generale, all’armonico sviluppo psico-fisico e sociale derivanti dall’uso prolungato e continuativo di sostanze stupefacenti e/o alcoliche.
I positivi riscontri raggiunti hanno portato tutti gli Enti firmatari a condividere sull’opportunità di rinnovare l’intesa, ampliandola con contenuti innovativitesi a promuovere, alimentare e avviare campagne ed iniziative di sensibilizzazione, prevenzione e contrasto al cyberbullismo nonché ai fenomeni illegali della rete, così da favorire lo sviluppo di strategie coordinate per la promozione di una cultura dell’uso legale di internet per i ragazzi, per il potenziamento degli interventi preventivi, per la riduzione del rischio e della recidiva dei comportamenti penalmente rilevanti e per la prevenzione e trattamento di tutte le forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto del web e della rete.
Un particolare focus riguarda i compiti degli istituti scolastici, quali sentinelle attive di legalità, chiamate a intercettare ogni possibile segnale di disagio e fragilità, oltre a comportamenti di devianza, così da favorire il tempestivo intervento degli organi e delle autorità competenti, così da anticipare la soglia di tutela dei ragazzi e da favorire percorsi educativi sempre più aderenti alle esigenze delle giovani generazioni. Saranno poi avviate attività di studio con la regia dell’Università del Salento al fine di approfondire le cause e gli effetti delle malattie respiratorie da droga e per migliorare i percorsi di trattamento delle tossicodipendenze. Fondamentale sarà, in tale quadro, l’azione di impulso delle parrocchie e delle Caritas diocesane di Lecce a supporto dei giovani e delle famiglie, che daranno un importante esempio di alta sensibilità nel segno del bene comune, come sottolineato dall’Arcivescovo di Lecce, Mons. Seccia.
Il Protocollo, promosso da Prefettura, Provincia di Lecce e Associazione A-MaRe-D, ha visto l’autorevole adesione dell’Arcidiocesi di Lecce, dell’Università del Salento, dell’Ufficio Scolastico Territoriale, degli Ordini professionali di Medici, Psicologi, Avvocati e Consiglio Notarile, oltre che dell’Associazione Comunità Emmanuel ed è aperto all’adesione di ogni Ente ed Istituzione che vi abbia interesse.
Il Prefetto di Lecce Natalino Manno ha evidenziato come l’uso di sostanze alcoliche e stupefacenti da parte dei minori sia una vera e propria piaga sociale di questo territorio, così come l’uso distorto della rete e dei social network, esprimendo così particolare apprezzamento per il lavoro finora svolto, anche con il fondamentale contributo dei volontari dell’Associazione A-MaRe-D, ed auspicando che, attraverso il rafforzamento della rete interistituzionale, sia possibile sensibilizzare i ragazzi di tutti gli istituti scolastici della provincia ai fini di una corretta percezione del rischio e del disvalore di comportamenti devianti.