‘Auspichiamo che il Comune di Lecce piuttosto che rivolgersi ad affidamenti esterni conceda a Lupiae Servizi la possibilità di maggiori servizi in house providing, avendo i dipendenti tutte le capacità e le professionalità necessarie al soddisfacimento delle richieste’.
Il messaggio a Palazzo Carafa da parte dei dipendenti della partecipata del capoluogo salentino arriva forte e chiaro, all’indomani della richiesta del Primo Cittadino Carlo Salvemini di sottoscrivere la proroga dell’accordo firmato nel dicembre 2018, un accordo che sanciva la migrazione dei dipendenti della Lupiae dall’originario Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro per il settore commercio a quello per il personale dipendente da imprese di pulizia e servizi integrati e multiservizi.
Le sigle sindacali Confintesa e Fiadel non perdono l’occasione per ricordare all’Amministrazione Comunale di Lecce che i lavoratori i sacrifici li hanno già fatti, sacrifici che hanno portato al risanamento della partecipata. I lavoratori adesso chiedono e si aspettano riconoscenza per quegli sforzi che sono stati possibili stringendo la cinghia della qualità della vita delle loro famiglie. Adesso sarebbe il momento di ricevere e non di dare, per quel rapporto fiduciario che è necessario tra il socio unico e i lavoratori che portano avanti la baracca.
Confintesa e Fiadel chiedono al Comune di Lecce uno sforzo che possa far tornare i lavoratori ad una retribuzione dignitosa, con la possibilità di tornare ad un contratto a tempo pieno prima del 2026 senza dimenticare il ritorno ad un Ccnl adeguato alle diverse professionalità presenti in Lupiae Servizi, un contratto che sia ovviamente migliorativo rispetto alle attuali condizioni dei lavoratori.
