‘Riprendiamoci San Cataldo’: scatta la mission per riqualificare la marina dei leccesi

Il dibattito sullo stato di degrado di San Cataldo è tornato al centro dell’agenda politica cittadina. Tra polemiche e proposte è stata programmata una manifestazione sul litorale per il prossimo 13 marzo, mentre lunedì prossimo il Comune di Lecce ospiterà un tavolo tecnico.

Abbandono, degrado, nessun servizio e residenti che si sentono sempre più soli. Ecco le condizioni in cui versa San Cataldo, la marina più cara e discussa dei leccesi, tornata al centro delle cronache in questi giorni durante i quali si è riacceso il dibattito per rimettere al centro delle attenzioni nell’agenda politica l’annosa questione ‘San Cataldo’.
 
A lamentarsi sono soprattutto i residenti della zona che si sentono abbandonati al loro destino. La frazione si popola solo d’estate e durante i mesi freddi deve ‘cavarsela da sola’, tra verde incolto, manutenzione latitante e perenni ‘lavori in corso’ ma con il cantiere deserto. La discussione in questi giorni è tornata di stretta attualità e tra appelli e proposte l’Amministrazione Comunale ha deciso di discuterne con tutti.
 
Nella giornata di lunedì, infatti, è stato convocato un tavolo tecnico a Palazzo Carafa al quale il Comune di Lecce ha deciso di invitare Camera di Commercio, Confcommercio, associazioni di artigianato, gestori di stabilimenti balneari e commercianti della marina.
 
Gli interventi da fare sono tanti, troppi, con migliaia di euro necessari per riqualificare a dovere San Cataldo. Nell’attesa dell’incontro, nella giornata di ieri si è tenuto un dibattito preliminare tra il comitato ‘I guardiani del Farò’ e il delegato alle marine per il Comune di Lecce, Antonio Lamosa. Tra gli invitati figuravano, tra gli altri, l'Assessore alla Sicurezza, al Traffico e alla Mobilità, Luca Pasqualini e la Consigliera Comunale e Presidente della Commissione Annona, Giordana Guerrieri. Al centro del tavolo è stata posta l’organizzazione del grande evento in programma il prossimo 13 marzo e titolato  “Riprendiamoci San Cataldo”.
 
Giordana Guerrieri ha poi fatto sapere come, durante la celebrazione dei Santi Patroni del prossimo agosto, San Cataldo tornerà ad essere uno degli epicentri della festa.
 
Nell’attesa del tavolo tecnico, ad ogni modo, le proposte non mancano. L’opposizione, per voce di Antonio Rotundo, scrive: ‘lo stato di totale abbandono e di degrado in cui versano da anni le marine  leccesi sono il segno più evidente del clamoroso fallimento del governo cittadino che ha considerato sinora S.Cataldo come una mucca da mungere senza che nessuna risorsa di quelle tasse fosse mai stata reinvestita sul litorale. Se il Comune fornisse i dati dell'ammontare del gettito delle tasse sugli immobili della fascia costiera, scopriremmo infatti che quasi nulla di quello che pagano i contribuenti rimane sul litorale’.

‘Se si hanno davvero a cuore le sorti della fascia costiera a partire da San Cataldo – propone l'esponente del Partito Democratico – c'è un'unica cosa da fare giunti ormai alla scadenza del mandato, approvare la mozione che è all'ordine del giorno del Consiglio Comunale che propone di dichiarare il litorale zona franca comunale’.



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