
Dopo due anni nei quali, causa covid, si è stati costretti a farne a meno, da questa stagione dovrebbero ripartire i grandi riti religiosi in presenza.
A dare il via libera, con una nota stampa ufficiale la Conferenza Episcopale Pugliese: “La ripresa di una prudente normalità e l’intenzione del Governo di porre fine allo stato di emergenza entro il 31 marzo p.v., ci permettono di guardare con maggiore serenità anche alla celebrazione delle feste religiose.
È vivo desiderio dei Vescovi delle Diocesi pugliesi, infatti, ridare vita a questi momenti religiosi e sociali così importanti per il cammino delle nostre comunità ecclesiali, sapendo tener sempre insieme i percorsi di catechesi, i momenti celebrativi e le scelte di carità.
Le feste religiose devono continuare a essere, così, un momento forte, atteso e preparato dalle nostre comunità, in cui si esprime la bellezza della religiosità popolare
Per questo motivo, a partire dal prossimo mese di aprile, sarà possibile autorizzare i Comitati delle feste religiose a svolgere le attività loro proprie.
Sempre a partire dal mese di aprile sarà possibile riprendere la pia pratica delle processioni, facendo in modo che alcuni volontari del servizio d’ordine ne garantiscano lo svolgimento secondo le regole vigenti. Le processioni e le celebrazioni all’aperto, tuttavia, saranno consentite con il Nulla osta dell’Ordinario del luogo e, come previsto dalla Legge, previa comunicazione al Comune e all’Autorità di pubblica sicurezza, competente per territorio, almeno 3 giorni prima”.
Una bellissima notizia, non solo per i cittadini salentini che attendono questi eventi, ma anche per i tanti turisti che affollano il territorio nel periodo estivo, molti di loro richiamati anche da queste iniziative.
Ma a gioire sono anche i commercianti ambulanti e, soprattutto, gli addetti del settore delle luminarie, un comparto che, più di tutti, ha sofferto lo stop.
“Il lungo periodo di pandemia che abbiamo attraversato ha comportato restrizioni e difficoltà per le attività produttive e per le nostre abitudini di vita. Le feste patronali con tutti gli operatori dei settori imprenditoriali e lavorativi interessati hanno vissuto momenti di sconforto. Tante persone sono rimaste senza lavoro e tutti noi siamo stati privati di manifestazioni che sono il frutto del nostro sentimento religioso e della nostra antica tradizione. Sin dall’inizio come rappresentanti dei Luminaristi, dei Concerti Bandistici e dei Pirotecnici ci siamo mossi per ricercare soluzioni possibili e per far sopravvivere questo mondo che è un pezzo della cultura pugliese”, afferma Vito Maraschio, Presidente dell‘Associazione dei Luminaristi pugliesi.
“Convinti della delicata situazione e delle responsabilità che si concentrano su alcune Istituzioni in questi periodi storici, esprimiamo soddisfazione e compiacimento per la nota della Conferenza Episcopale di Puglia che ha rimesso in moto quella macchina di volontari, appassionati e cultori capace di far rivivere ogni anno la nostra storia. La nota dei Vescovi – conclude – richiama tutti ad una forte attenzione allo spirito di fede che è alla base di questi eventi e, da parte nostra, c’è la volontà di fare in modo che questo non rimanga un appello nel vuoto. La certezza è che tutti gli interessati, seppur con le diverse posizioni, si sono sempre mossi nella logica della tutela della cultura, del lavoro e della fede, senza manifestare mai segnali di prevaricazione e di interessi non legittimi. Ancora grazie ai Vescovi”.