‘Polo Pediatrico del Salento? La Regione deve accelerare subito’, Tria Corda lancia l’ultimo appello ad Emiliano

Con un comunicato stampa, il presidente dell’associazione Tria Corda Antonio Aguglia si rivolge al Governatore Michele Emiliano. ‘Emergenza gravissima’.

Ospedale Vito Fazzi di Lecce, esterno (ph. Giuseppe Greco)

“Siamo di fronte ad una gravissima emergenza. E’ necessario attivare al più presto non solo il Pronto soccorso pediatrico del Salento ma anche la terapia intensiva pediatrica e l’Obi, l’osservazione breve intensiva riservata ai bambini. Così non si può più andare avanti, fate presto!”

Con un comunicato stampa, il presidente dell’associazione Tria Corda, Antonio Aguglia, si rivolge al Governatore Michele Emiliano lanciando l’ennesimo SOS e parlando di gravissima emergenza: ci vorrebbe un atto di coraggio per tutelare il diritto alla salute di tutti i bambini e lservirebbe l’assunzione di un’iniziativa forte e decisa.

Il tutto all’indomani della richiesta avanzata da Francesco Perrone, segretario regionale e territoriale di Lecce del sindacato Fsi-Usae. Sono anni che si richiede un pronto soccorso dedicato ai bambini e invece si continua ad intasare quello esistente, aumentando esponenzialmente i disservizi. Sono 8mila i bambini che ogni anno accedono al Pronto Soccorso: un numero preoccupante perché il poco personale che opera nella struttura sanitaria fa fatica a dar loro le migliori risposte possibili nonostante il notevole impegno profuso e la grande professionalità messa in campo.

“Il pronto soccorso del Vito Fazzi è oramai al collasso – scrivono da Tria Corda nella nota indirizzata al Presidente della Regione Puglia -. Il personale sanitario non riesce a soddisfare le numerose richieste che giungono da tutta la provincia di Lecce. E i bambini finiscono inevitabilmente per restare coinvolti in questo caos generato da un’organizzazione non sufficientemente adeguata e da una assoluta carenza di personale medico e infermieristico. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: le famiglie sono costrette a rivolgersi altrove, abbandonando il territorio per far assistere e curare i loro figli in maniera celere ed efficace. E’ praticamente impossibile, al momento, riuscire a gestire in maniera adeguata sul piano sanitario le numerosissime richieste di accesso al reparto di urgenza ed emergenza che giungono dai bambini’.

Tria Corda attende risposte concrete dall’assessore alla Sanità Rocco Palese: ‘Siamo ancora in attesa che la Commissione Tecnica individui una delle sette ditte che hanno presentato il progetto per l’adeguamento strutturale, tecnologico e medico del secondo piano dell’ospedale Vito Fazzi – conclude Antonio Aguglia -. Occorre fare presto. Questa è una vera emergenza del territorio. Mentre a livello nazionale si è aperto il dibattito sul progetto di autonomia differenziata possiamo ragionevolmente affermare che qui nel Salento, riguardo ai livelli minimi assistenziali, siamo già in gravissimo ritardo: la differenza tra l’accesso alle cure dei bambini delle province di Lecce, Brindisi e Taranto rispetto alle regioni settentrionali è sin troppo evidente. Una sperequazione e discriminazione inammissibile e inaccettabile’.

Antonio Aguglia, presidente Associazione Tria Corda



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