«Pensare che i rosoni di Puglia possano essere riconosciuti Patrimonio Mondiale Unesco è una cosa di una bellezza entusiasmante». Sono queste le parole con cui il Governatore Michele Emiliano ha abbracciato l’iniziativa lanciata dalla Compagnia degli Exsultanti. Un primo passo nel lungo cammino per ottenere il prezioso riconoscimento. Essere inseriti nella «World Heritage List» che comprende tutte le opere frutto dell’ingegno umano o della natura, la cui conoscenza e salvaguardia è ritenuta fondamentale per tutta l’Umanità è un onore.
E in Puglia c’è davvero l’imbarazzo della scelta. In bella mostra sulla facciata delle Chiese sono la prima cosa che incanta i turisti che naso all’insù ammirano questi merletti di pietra “ricamati” da abili scultori e architetti. Imponenti, bellissimi, ricchi di significati sacri (e profani) hanno tanto da raccontare.
Impossibile non citare la meravigliosa “finestra barocca” della Chiesa di Santa Croce a Lecce che però non risulta nel progetto, almeno per il momento. E poi il Rosone della Cattedrale di Troia, quello della Cattedrale di Ostuni, il Rosone della Cattedrale di Otranto e il rosone della cattedrale di San Sabino a Bari che diventa “magico” nel giorno del solstizio d’estate, quando un fascio di luce filtra dalla finestra e si proietta sul mosaico in marmo incastonato sul pavimento al centro della navata, ai piedi dell’altare facendo combaciare perfettamente i due motivi ornamentali. La lista dovrebbe essere composta da 33 gioielli.
«Vorremmo che la meraviglia torni ad accendere lo stupore, attraverso un canto quanto più possibile “corale” – ha commentato Antonio V. Gelormini, presidente della Compagnia degli Exsultanti – consapevoli che il progetto è bello e coinvolgente. Sarà un lavoro dai tempi lunghi e dai contributi plurali, che vedrà protagonista un ventaglio largo di soggetti istituzionali, e sarà arricchito – nonché animato – dai contributi di associazioni culturali e singole persone, e che partirà con la costituzione di un Comitato Scientifico: motore propulsore per l’articolata e qualificata produzione di materiale di studio, necessaria e propedeutica alla richiesta che interesserà ben 33 rosoni pugliesi».
Il primo passo sarà quello di creare un comitato scientifico che sarà presieduto dal Magnifico Rettore Corrado Petrocelli, poi quello più “difficile” di scegliere i rosoni più belli. E via via con gli altri step del progetto.
Le parole di Emiliano e il sostegno della Regione
«L’iniziativa della Compagnia degli Exsultanti e del suo presidente, Antoni Gelormini punta su ben 33 rosoni pugliesi e sul coinvolgimento delle comunità locali relative, per stimolare consapevolezza e passione per il patrimonio culturale condiviso e favorire un nuovo approccio alla fruizione: tutto fondato sulla dilatazione dei tempi di visita – in linea col cosiddetto turismo lento – sull’esercizio della riscoperta della meraviglia e sul piacere dello stupore diffuso» ha dichiarato Emiliano.
«Da Presidente della Regione che più si identifica con la luce, sento di essere orgoglioso – insieme a tutti i pugliesi – per poter sperare nel successo dell’iniziativa, per una galassia di bellezza e di meraviglia, che si dipana lungo un asse territoriale poggiato su capolavori portanti» ha concluso il Governatore che ha assicurato il sostegno e la vicinanza delle istituzioni, ad ogni livello, nel percorso lungo e articolato del progetto.
«Buon lavoro a tutti».