«Abbiamo deciso di rivolgerci alla magistratura affinché sia fatta luce sul comportamento della compagnia aerea sotto il profilo penale, e perché siano pienamente tutelati i diritti dei passeggeri». Comincia così l'esposto del Codacons che, per bocca del suo presidente Carlo Rienzi, promette battaglia contro la decisione di Ryanair di tagliare circa duemila voli entro la fine di ottobre con conseguenti ripercussioni a danno dei viaggiatori, tra cui tanti pugliesi, con il biglietto già prenotato.
Gli effetti di questa scelta della compagnia aerea di Dublino hanno già comportato alcuni disagi in quanto, nei giorni scorsi, i passeggeri delle tratte Bari-Francoforte e Brindisi-Bergamo sono rimasti a terra.
Nel frattempo, attraverso una nota diffusa dal proprio ufficio stampa, Ryanair fa sapere che la decisione di tagliare un certo numero di voli su tutte le tratte è determinata solo ed esclusivamente dalla necessità di far fruire le ferie spettanti ai propri piloti che hanno raggiunto il numero massimo di ore di volo previste e per migliorare la puntualità delle tratte. «In questo periodo stiamo avendo una serie di sfortunati eventi – sottolineano dall'ufficio stampa – alla mancanza di piloti per la necessità di farli riposare, si aggiungono i problemi del maltempo, oltre alla combinazione di ritardi e scioperi di personale non della compagnia, ecco perché si è reso indispensabile l'annullamento di questi voli».
Ma il Codacons non ci sta e, con un esposto presentato alle Procure della Repubblica di Roma, Bergamo, Bari e Cagliari, denuncia Ryanair per i disagi enormi e danni economici non indifferenti causati dalle cancellazioni dei voli. Infatti, oltre al costo del biglietto, c'è chi ha prenotato hotel o auto a noleggio e ha perso i soldi pagati non riuscendo a trovare voli alternativi per raggiungere la propria destinazione, ma anche cittadini in vacanza cui è stato cancellato il volo di rientro e che stanno sostenendo costi ingenti per alloggi e trasferimenti alternativi, oltre alla perdita di giorni di lavoro nei casi in cui non riescano a reperire un volo.
Intanto, il Codacons di Lecce ha attivato uno sportello per far fronte alle numerose richieste di rimborso dei biglietti e risarcitorie per gli eventuali danni subiti dai consumatori a causa delle cancellazioni. Infatti, secondo l'associazione dei consumatori, il caso che ha determinato tali numerosissime cancellazioni non può rientrare né nel caso fortuito né nella forza maggiore, essendo frutto di mera disorganizzazione aziendale.
«Sussistono tutti i presupposti – afferma il responsabile dell’ufficio legale del Codacons della Provincia di Lecce, Piero Mongelli – affinchè si vada oltre gli indennizzi previsti dalla normativa di settore, richiedendo i danni effettivamente subiti dai consumatori a causa di tali inaccettabili cancellazioni. E’ evidente che il solo rimborso del biglietto non è un indennizzo sufficiente: la normativa prevede espressamente una compensazione pecuniaria nei casi in cui la cancellazione non sia comunicata almeno due settimane prima della partenza, risarcimento che può arrivare a 600 euro a passeggero».
Proprio su tale aspetto il Codacons chiede alle Procure di fare luce, perché se saranno negati gli indennizzi accessori al rimborso del biglietto, previsti dalle norme vigenti, potrebbero determinarsi reati come quello di truffa.