
Il 6 luglio si avvicina e sono in tanti ad attendere l’inizio dei saldi. In tempi di crisi che quelli che affrontiamo, risparmiare qualche euro su una maglietta di certo fa bene anche ai portafogli più pieni. Tra soli pochi giorni, per alcuni sarà una vera e propria caccia all’offerta e per chi attende troppo il rischio è quello di non trovare la taglia o il modello desiderato.
Ma se il periodo dei saldi può essere un’occasione di risparmio, l’attenzione contro le finte offerte deve rimanere alta. Soprattutto le riduzioni dei prezzi che arrivano a superare il 50 %, potrebbero non essere sempre veritiere. Ma come fare ad accorgersene?
A mettere in guardia i clienti, è l’Associazione Diritti Utenti e Consumatore, che proprio in questi giorni è intervenuta sulla questione. Quando ci si trova davanti a sconti ‘esagerati’, secondo l’Aduc, i casi sarebbero due: o lo sconto non è sul vero prezzo, indicando una cifra di partenza falsa, oppure si tratta di un artigiano/produttore che vende direttamente, quindi più malleabile sul prezzo.
I diritti non cambiano
Comprare della merce in saldo, poi, non vuol dire perdere i propri diritti di consumatore, avverte l’Associazione. La regola del cambio merce vale sempre, se c’è un difetto di produzione o di conformità. Diverso è se si cambia idea o si sbaglia la taglia, solo il commerciante può dare il suo consenso a cambiare l’articolo già portato a casa.
E se il periodo dei saldi è un’occasione per risparmiare, la riduzione dei prezzi porta anche a spendere di più nella convinzione di risparmiare. “Se non si acquista a saldo in questi giorni, si possono trovare sconti, anche maggiori, per 365 giorni all’anno 24 ore su 24, in Italia e nel resto del mondo”, conclude l’Aduc. “Ci “adeguiamo” ai saldi italici perché è un’occasione come un’altra per -forse- spendere un po’ meno”