Salento, “meraviglioso set cinematografico”. Il produttore Foschini a Otranto

Il produttore cinematografico Giangi Foschini è a Otranto per scegliere le location di “Stai sereno”, il suo prossimo film. Il lungometraggio diretto dal regista Davide Dapporto avrà un cast internazionale e sarà girato interamente nel Salento

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L’industria cinematografica si innamora sempre più del Salento. Non solo dei paesaggi incantati disegnati dai maestosi ulivi secolari  o dal mare trasparente, ma di quel Salento creativo, dalle idee imprenditoriali innovative ma fortemente legate alla storia e alla tradizione.

365 giorni all’anno, dunque, per parlare al mondo di Salento, una terra che sa sorprendere in ogni stagione,

La Regione Puglia, Assessorato alle Industrie Culturali e Turistiche e Apulia Film Commission, nell’ultima sessione dell’Apulia Film Fund 2017, hanno finanziato 9 progetti filmici; tra questi, il lungometraggio “Stai sereno” (Stay Calm) della Gika Productions, che sarà girato nei prossimi mesi a Otranto e in altri borghi salentini, con ricadute importanti sotto il profilo economico e di visibilità del territorio.

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Il produttore cinematografico Giangi Foschini alla ricerca di location a Otranto

Un nuovo ciak, a brevissimo, e tante idee per il futuro.  Il produttore cinematografico Giangi Foschini racconta ai microfoni di Leccenews24.it  perchè ha scelto il Salento per il suo prossimo film “Stai sereno”.

La nostra intervista

Dottor Foschini, perché la Puglia e perché il Salento per “Stai sereno” (Stay calm)?

Sono innamorato di questa terra e in particolar modo del Salento. Nel racconto di “Stai sereno”  (Stay calm) uno dei protagonisti decide di andare a trascorrere un weekend in Puglia. Viste le mie precedenti esperienze positive legate ad altre pellicole girate nel Salento, abbiamo deciso insieme al regista Davide Dapporto di scegliere una località salentina per esaltare la luce e i colori di questa storia strettamente legata al territorio. Siamo felici di realizzare qui il lungometraggio “Stai sereno”, che avrà protagonisti di fama internazionale e che consentirà di esportare la bellezza di questa terra all’estero giacché il film sarà girato in lingua inglese e distribuito in tutto il mondo da un distributore USA.

Girare il Salento per cogliere le luci cangianti che possano fare da sfondo al set della sua prossima produzione cinematografica, è più fatica o piacere?

Sinceramente girare in Puglia, e in particolare nel Salento, è solo un grande piacere. Non solo per la vastità di posti incantevoli e possibili ambientazioni su tutto il territorio ma anche e soprattutto per l’accoglienza della sua gente, dai lavoratori del settore e alle istituzioni locali, sempre disponibili. Girare in Salento è una grande opportunità produttiva per le società cinematografiche. Ci sono diverse realtà di lavoratori professionisti del settore che ci aiutano a contenere i costi legati al personale qualora dovesse essere provenire da Roma o da altre località fuori regione.

Il cinema può essere un importante volano di sviluppo territoriale; lo dimostra l’impulso impresso al settore cinematografico dalla Regione Puglia e da Apulia Film Commission negli ultimi anni.  Come possono gli imprenditori locali diventare “protagonisti” di produzioni cinematografiche internazionali?

L’intervento da parte della Regione Puglia e soprattutto di Apulia Film Commission è fondamentale per noi produttori indipendenti.  La professionalità e la visione commerciale di Apulia Film Commission per attrarre produzioni nazionali e internazionali a girare su tutto il territorio fa si che si sviluppino opportunità di visibilità per le imprese locali che hanno, così, la possibilità di inserirsi nel contesto narrativo del film.

Importante sapere che in ogni film i protagonisti diventano consumatori di prodotti e servizi che possono essere facilmente “esportabili” all’estero attraverso la distribuzione internazionale dei film italiani.

Credo che sia molto importante dare l’opportunità alle aziende pugliesi di potersi inserire in questi contesti anche attraverso le opzioni di tax credit, product placement e/o di sponsorizzazioni.

Il film di Guadagnino,  Call me by your name, premiato con l’Oscar per la “miglior sceneggiatura non originale” ha avuto 560mila euro di tax credit esterna. Ci aiuta a capire in cosa consiste la misura del tax credit?

La cosiddetta “Legge Cinema e Audiovisivo” permette alle aziende esterne alla filiera cinematografica di poter effettuare investimenti in denaro con contratti di associazione in partecipazione agli utili per la produzione cinematografica.

Lo Stato concede il 30% dell’investimento in credito d’imposta alle aziende che investono nella produzione dei film e permette il recupero prioritario dell’investimento immediatamente all’uscita in sala del film, subito dopo che siano state recuperate dal distributore le spese di distribuzione del film stesso.

Il credito d’imposta può essere utilizzato dall’uscita cinematografica del film per compensare debiti erariali della società, quali Iva, Ires, Irap, contributi sociali ecc.

Le aziende che investono nei film diventano proprietari di una quota percentuale all’investimento nella partecipazione agli utili del film.

Non ci resta che ringraziare Giangi Foschini e attendere adesso il primo ciak di “Stai sereno”.



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