Vito Fazzi e Borgo San Nicola: posti diversi, stesso problema. Mancano gli infermieri

Assalita da sempre dalle critiche pubbliche, oggi è la Sanità stessa a lamentarsi per via delle troppe ingiustizie presenti nell’ambito della salute per via della carenza di infermieri e di personale qualificato

La voce arriva dall’Associazione Salute Salento.
Stanchi dei disagi provocati al personale onesto che lavora tenendo fede ad una missione,e soprattutto stanchi delle reazioni che poi si ripercuotono sui pazienti, l’Associazione Salute Salento  denuncia una forte mancanza nei confronti degli infermieri che appartengono al reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale Vito Fazzi.

Gli infermieri non sono abbastanza e quelli presenti non possono andare in ferie. Le ferie estive che per contratto spettano a tutti possono essere garantite ad un solo infermiere per volta, a rotazione e non a tutti ed inevitabilmente c’è chi resta fuori.

Ferie che andrebbero garantite per 15 giorni consecutivi da scegliere tra il 1° giugno ed il 30 Settembre ed ogni anno si ripete la stessa tiritera nel cercare il volontario che si sacrificherà nei mesi di Giugno e Settembre, oppure la direzione,per ovviare a questo problema, acquisterà pacchetti di ore dalle cooperative di infermieri, così come ha fatto lo scorso anno.

Mentre si dovrebbe cercare il modo di risolvere questo problema,il reparto ha già  dichiarato alla direzione generale che non si potranno garantire le ferie e ciò che più indigna i 12 infermieri che fanno i turni è che molti colleghi “fortunati” come quelli che lavorano negli ambulatori territoriali o quelli che lavorano nelle direzioni e nei distretti, non hanno di questi problemi ed invece anche loro dovrebbero fare i turni.

La malasanità dunque, è costituita da piccoli problemi sovrapposti uno sull’altro che permettono di creare una reazione a catena e  di andare a ledere i pazienti.
E ciò che ci fa pensare che dietro tutto questo ci sia sempre molta leggerezza sta nel trovare la malasanità anche nei posti più “difficili ” da gestire sotto un certo punto di vista, come nel carcere di Borgo San Nicola dove gli infermieri che lavorano sono solo 2 al cospetto di 1200 uomini e donne detenute ognuno con una propria cartella clinica.

Il personale competente e incaricato ha accertato la carenza di almeno sei infermieri e di un’equipe specializzata di medici pronti ad affrontare emergenze di ogni tipo.

L’unica buona notizia arrivata in questi giorni fa capire che i soldi richiesti alla Regione lo scorso anno dal direttore generale Rodolfo Rollo, per l’acquisto di macchinari ospedalieri, dovrebbero arrivare ed essere subito stanziati per concludere le spese.



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