Avranno anche un cuore di pezza, ma salvano una vita! Il messaggio che da quasi 20 anni lancia Unicef è chiaro: la Pigotta, la bambola di pezza icona di solidarietà, con il suo sorriso aiuta a salvare la vita di un bambino.
E quest’anno la bambolina più tenera che c’è diventa maggiorenne. Nei suoi 18 anni di vita ha salvato dalle malattie e dalla fame circa un milione e mezzo di bambini nei più disagiati Paesi del mondo.
A Natale l’appuntamento con le Pigotte arriva puntuale: le bambole realizzate a mano con amore e fantasia da nonni, genitori e bambini a casa e a scuola vi aspettano presso la Mostra del Presepe , ex Convento dei Teatini, all'interno della sala delle Associazioni su Corso Vittorio Emanuele, dal 7 al 23 dicembre.
La donazione di almeno 20 euro fatta in cambio dell’adozione, permette l’acquisto di un kit “salvavita”, un insieme di farmaci, di vaccini e di nutrienti che assicurano la sopravvivenza di una madre e di un bambino nel suo primo anno di vita.
La Pigotta, nella sua semplicità e nel ricordare le bamboline di pezza che erano la gioia delle bimbe nell’immediato dopoguerra, rappresenta un gioioso messaggio natalizio, colmo di vita e di speranza.
Non finisce qui. Per festeggiare degnamente la maggiore età quest’anno la Pigotta regala alle ragazze e ai ragazzi che compiono gli anni nel 2016 l’opportunità di andare in missione con l’UNICEF, per vedere come si opera sul campo e come le donazioni di tanti sostenitori si trasformano in aiuti concreti. Adotta una una Pigotta e partecipa al sorteggio. Chi ha più di 18 anni può regalare questa possibilità a un neo diciottenne.
Insomma, basta poco per far sì che un pezzo di stoffa, un po’ di cotone o un gomitolo di lana si trasformino in una speranza di vita per chi vive nel disagio e nella difficoltà.
