San Biagio, il protettore della gola ‘festeggiato’ a Specchia Gallone

Tutto pronto a Specchia Gallone, piccola frazione di Minervino di Lecce, per la festa in onore di San Biagio, protettore della gola.

Non solo storia, arte e gastronomia: a rendere un borgo magico e autentico sono anche le tradizioni religiose. È il caso di Specchia Gallone, piccola frazione di Minervino di Lecce che è riuscita a racchiudere secoli di storia e folclore in un territorio tutt’altro che vasto. La piccola comunità, che conta appena 500 anime, si sta preparando a onorare il suo patrono: San Biagio, il vescovo conosciuto e venerato tanto in Occidente, quanto in Oriente. Considerato «protettore della gola», è celebrato il 3 febbraio.

La leggenda

Secondo una antica leggenda, il vescovo di Sebaste, in Armenia, fu processato e condannato a morte (si racconta che fu picchiato, scorticato vivo con dei pettini di ferro che venivano usati per cardare la lana e, infine, decapitato per aver rifiutato di abiurare la fede in Cristo), ma mentre stava per essere condotto al patibolo incrociò una donna con in braccio il figlio che stava soffocando per una lisca di pesce conficcata nella trachea.

La benedizione di San Biagio, si dice, fu miracolosa per il bambino. Per questo, alla fine della celebrazione liturgica il sacerdote tocca la gola dei fedeli con due candele incrociate (anticamente si usava olio benedetto). Lo stesso ‘rito’ avviene nella Chiesa a pochi passi dal palazzo baronale del feudatario Gian Battista Gallone che, con la sua imponente architettura, incanta lo sguardo del visitatore.

Sulla via principale di questo piccolo borgo, si respira nell’aria il calore della forte religiosità, la devozione dei fedeli che attendono, in fila, di entrare nella Chiesa dove si svolge, nelle mani del parroco e per intercessione di San Biagio, la santa benedizione.

Non c’è solo Specchia Gallone. Sentita è anche la festa a Maratea, dove si trovano le reliquie di San Biagio, custodite nella Basilica. Nella città della Basilicata che si affaccia sul Mar Tirreno sono arrivate nel 723, a causa di una bufera.

Anche Milano è legato a San Biagio. Non c’è solo la statua, in onore del Santo, posizionata su una guglia del Duomo, ma anche una antica tradizione: il 3 febbraio si mangia una fetta di panettone.



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