
Lo Sportello dei Diritti di Lecce, guidato dal Presidente Giovanni D’Agata, non è mai stato troppo tenero nel sottolineare le mancanze dell’Amministrazione Comunale leccese e, spesso e volentieri, ha fatto notare con toni abbastanza polemici i problemi più sentiti nel capoluogo salentino. Uno di questi riguarda la Darsena di San Cataldo di Lecce che, secondo D’Agata, è lo specchio (di mare) del fallimento dell'amministrazione comunale.
Il presidente dello “Sportello dei Diritti” chiede addirittura le dimissioni del sindaco Paolo Perrone se il problema non verrà risolto in tempi brevi: “Dopo la chiusura le alghe si accumulano, acqua stantìa, fetore e ratti la fanno da padrone. Non solo l'immagine della marina, ma anche gravi problemi per l'igiene pubblica impongono una seria riflessione ed una inversione di rotta oppure le dimissioni del sindaco”.
Giovanni D’Agata critica aspramente la gestione da parte di Palazzo Carafa di quello che per anni è stato lo specchio d'acqua dove venivano ormeggiate le barche da diporto e approdavano le piccole imbarcazioni che si fermavano per una sosta lungo il Canale d'Otranto: “Dopo la chiusura della Darsena di San Cataldo ai diportisti si sta compiendo l'ennesimo scempio per la marina, che come noto ricade nel feudo del territorio del comune capoluogo. L'abbandono totale in cui versa lo specchio d’acqua è arrivato ad un limite che riguarda soprattutto l'igiene pubblica dell'intera marina in quanto l'accumulo d'alghe e le acque stagnanti hanno determinato olezzi di ogni tipo ed il richiamo di ratti di grosse dimensioni che costituiscono, per l'appunto un serio problema di salute collettiva specie nel periodo di maggior afflusso di concittadini e turisti nelle residenze estive”.
Una vera e propria vergogna, quindi per D’Agata, che merita un intervento immediato ed in prima persona del primo cittadino o le sue dimissioni in caso di ulteriore silenzio o false promesse.