«Santità, Medjugorje non si tocca!». Fedeli leccesi da Papa Francesco per difendere le ‘apparizioni’

Un nutrito gruppo di devoti leccesi ha deciso di partire alla volta di Roma dove domenica 21 giugno, in occasione dell’Angelus in Piazza San Pietro, manifesterà a suon di slogan per difendere le apparizioni della Madonna di Medjugorje.

papa francesco

«Presto decisioni su Medjugorje». A rivelarlo, un po’ a sorpresa, è stato lo stesso Papa Francesco incontrando i giornalisti sull'aereo che da Sarajevo lo avrebbe riportato a Roma, in Vaticano. In parole povere, da qui a poco, rompendo un vero e proprio 'tabù religioso', il Pontefice si pronuncerà sulle apparizioni che dal 1981 si verificherebbero a sei veggenti nella Bosnia-Erzegovina. «Sul problema di Medjugorje – ha spiegato – Papa Benedetto XVI, a suo tempo, aveva fatto una commissione presieduta dal cardinale Camillo Ruini;  c'erano anche altri cardinali, teologi e specialisti lì. Hanno fatto lo studio e il cardinale Ruini è venuto da me e mi ha consegnato lo studio, dopo tanti anni, non so, 3-4 anni più o meno. Hanno fatto un bel lavoro, un bel lavoro».
 
Tre giorni dopo quell’annuncio, Bergoglio è tornato sull’argomento. L'occasione è stata l'omelia della messa mattutina a Santa Marta, dedicata all'identità cristiana e ai tanti pericoli di "annacquarla". «Ma dove sono i veggenti che ci dicono oggi la lettera che la Madonna ci manderà alle 4 del pomeriggio?» aveva dichiarato il pontefice ammonendo chi vive la fede aggrappandosi ai fenomeni soprannaturali e soprattutto a chi promette 'messaggi' mariani a cadenza fissa.
 
Già, perché nell’interrogativo un po’ ironico in molti hanno letto un eloquente segnale su quale potrà essere il suo orientamento. Quella stoccata ai fedeli che «cercano i veggenti» e così smarriscono l'identità cristiana ha provocato sconcerto e polemiche, ha disorientato quelle tante anime semplici che semplicemente ‘credono’ e ora aspettano con ansia la risposta (mai definitiva) alla domanda che dura da 34 anni: la Chiesa riconoscerà o no quelle «apparizioni»?
 
Da quel 24 giugno 1981, il piccolo villaggio di contadini si è trasformato in una meta di pellegrinaggio che raccoglie migliaia e migliaia di fedeli da tutto il mondo. 40 milioni è la cifra approssimativa ogni anno. Tutti per la «Vergine delle 17.45». Arrivano in pullman, o atterrano all’aeroporto della vicina Mostar per visitare la chiesa di San Giacomo e il monte della Croce che dalla parrocchia si può raggiungere a piedi, per assistere al sole che pulsa, che gira. E i pellegrini in quel posto ci vanno una, due, tre volte l'anno e quando tornano arricchiti sono pronti a giurare di aver visto qualcosa.  
 
Per i fedeli, però, Medjugorje resta un miracolo. Da difendere. Per questo un nutrito gruppo di devoti stanno per partire alla volta di Roma dove domenica, 21 giugno nel corso dell’angelus esibiranno alcuni cartelli per difendere la Madonna di Medjugorie.
 
«Santità, Medjugorje  non si tocca» oppure «Lecce è con Medjugorje» saranno questi gli slogan che su striscioni e cartelloni sventoleranno nell’imponente piazza San Pietro. A memoria d’uomo si tratterebbe della prima protesta in assoluto dei cattolici contro il loro Papa. 



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