Prescrizione, anche gli avvocati penalisti di Lecce incrociano le braccia contro la riforma

Tornano ad incrociare le braccia gli avvocati penalisti di Lecce, come i colleghi di tutta Italia, contro la riforma della prescrizione.

Due giorni di stop. Lunedì 17 e martedì 18 dicembre, gli Avvocati penalisti di Lecce incroceranno le braccia e si asterranno dalle udienze, come i loro Colleghi di tutta Italia. Un segnale chiaro e forte al Governo che ha accelerato l’iter per l’approvazione della norma che di fatto abolisce l’istituto della prescrizione su cui tanto si è discusso nell’ultimo periodo.

Addirittura dovrebbe essere votata nei prossimi giorni insieme alla riforma in tema di corruzione e reati contro la Pubblica Amministrazione.

«Gli Avvocati penalisti e l’intera comunità dei giuristi – si legge in una nota a firma di Silvio Verri, Presidente della Camera Penale di Lecce – esprimono sconcerto di fronte alla scelta governativa di dedicare a temi così importanti e complessi solo un simulacro di discussione (un paio di giorni, forse tre).

«Eppure – continua – già in Commissione Giustizia alla Camera dei Deputati si è proceduto ad una serie di audizioni sull’emendamento introduttivo della prescrizione, nel corso delle quali tutti i giuristi interpellati hanno sottolineato con chiarezza la irrazionalità di quella norma, in quanto destinata a produrre effetti esattamente opposti a quelli che ne costituirebbero l’obiettivo, e la sua manifesta contrarietà al quadro costituzionale, con particolare riguardo al principio della ragionevole durata dei processi di cui all’articolo 111 della Costituzione».

Secondo i penalisti, una volta in vigore la riforma voluta dal Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e tradotta in emendamento dai relatori grillini, non ci sarà alcun effetto benefico sulla durata dei processi. Anzi i tempi si allungheranno senza contare che, ad oggi, quasi l’ 80 per cento delle prescrizioni viene dichiarato quando la sentenza di primo grado non è ancora stata pronunciata.

«Alcuni giorni fa – si legge – si è tenuta a Roma una manifestazione senza precedenti che ha visto schierarsi con determinazione al fianco dei penalisti italiani i migliori Professori di diritto penale, procedura penale e diritto costituzionale del nostro Paese. Mai prima d’ora si era assistito ad una simile prova di forza dell’Accademia italiana, e ad una sua presa di posizione pubblica così esplicita ed inequivocabile».

«Il Governo finge di non capire e, con una presunzione davvero ingiustificata, pensa di poter fare a meno, in un colpo solo, del bagaglio di esperienza e conoscenza dell’Avvocatura e della Magistratura, e dell’autorevolezza di chi insegna diritto e forma nelle Università i giuristi» si legge.

Il Guardasigilli rivendica la riforma e tira dritto. «Sulla prescrizione non decidono giudici e avvocati. Il Parlamento è sovrano e decide liberamente» ha dichiarato in una intervista al Corriere della Sera.

Gli avvocati, insomma, sono intenzionati a continuare la loro protesta. «Deve essere chiaro – conclude la nota– che non assisteremo passivamente alla demolizione dello stato di diritto avviata dall’attuale Governo populista, che riteniamo di eccezionale gravità».