Sciopero dei lavoratori del Consorzio di Bonifica Centro Sud Puglia, un grido d’allarme per l’agricoltura pugliese

I lavoratori sono pronti a scendere in piazza il 27 agosto sotto il Palazzo della Regione Puglia.

I lavoratori del Consorzio di Bonifica Centro Sud Puglia sono pronti a scendere in piazza il 27 agosto per protestare contro una situazione che rischia di mettere in ginocchio uno dei settori più importanti dell’economia pugliese: l’agricoltura. Lo sciopero, accompagnato da una manifestazione davanti al Palazzo della Regione Puglia, è un segnale chiaro del profondo malessere che serpeggia all’interno del consorzio e delle gravi ripercussioni che questa situazione sta avendo sul territorio.

Un sistema a rischio collasso

Il Consorzio di Bonifica Centro Sud Puglia,
operativo dal 1° gennaio 2024, subentrato ai 4 soppressi consorzi di Ugento Nardò Taranto e Bari, responsabile della gestione di un’estesa rete di canali irrigui e di scolo, si trova a fronteggiare una grave carenza di personale. A causa di numerosi pensionamenti e ritardi nelle procedure di assunzione, l’organico si è ridotto drasticamente, compromettendo la capacità del consorzio di garantire i servizi essenziali agli agricoltori.

Le conseguenze per il territorio

Le conseguenze di questa situazione sono molteplici e preoccupanti:

Rischio idrogeologico: la mancanza di personale specializzato potrebbe comportare un aumento del rischio di allagamenti e dissesto idrogeologico, con gravi ripercussioni sulle colture e sulle infrastrutture;

Danni all’agricoltura: la carenza di acqua per l’irrigazione e la difficoltà nella gestione delle acque di scolo potrebbero compromettere la produttività delle aziende agricole, con conseguenti perdite economiche per gli agricoltori;

Impatto sull’ambiente: un sistema di bonifica inefficiente può avere un impatto negativo sull’ambiente, inquinando le acque e degradando i terreni.

Le richieste dei lavoratori

I lavoratori del consorzio chiedono con forza l’immediata assunzione del personale previsto dai concorsi, la stabilizzazione dei lavoratori stagionali e un intervento deciso da parte della Regione Puglia per risolvere questa emergenza.

“Non possiamo permettere che il consorzio collassi”, dichiara Dino Salvato, Segretario Generale della Filbi-Uil. “L’agricoltura pugliese ha bisogno di un sistema di bonifica efficiente e moderno, e questo passa attraverso il rafforzamento dell’organico e il riconoscimento dei diritti dei lavoratori.”

Un appello alla Regione Puglia

La manifestazione del 27 agosto sarà anche un’occasione per rivolgere un appello alla Regione Puglia affinché intervenga con urgenza per risolvere questa situazione. La Regione, in qualità di ente di riferimento per il settore agricolo, ha il dovere di garantire il funzionamento efficiente dei consorzi di bonifica e di tutelare il lavoro dei suoi dipendenti.

Le prospettive future

Il futuro del Consorzio di Bonifica Centro Sud Puglia è incerto. Se la situazione non verrà risolta in tempi brevi, si rischia di assistere a un progressivo deterioramento del sistema di bonifica, con conseguenze disastrose per l’agricoltura pugliese e per l’intero territorio.

Le dichiarazioni del Segretario Generale Filbi Uil, Dino Salvato

Ormai da diversi mesi sono state pubblicate e divenute definitive le graduatorie di concorsi alcuni dei quali attinenti anche all’assunzione di alcune figure specialistiche, ma a tutt’oggi, nonostante i numerosi solleciti formulati dalla O.S. Filbi Uil, non si è ancora proceduto alla loro conseguente assunzione e non si hanno ancora
notizie sulle tempistiche delle assunzioni di queste figure dichiarate infungibili dalla stessa Regione e confermate dal bilancio di previsione Consortile nel quale sono previste le somme per fare fronte all’assunzione di queste figure altamente professionali e assolutamente necessarie perché i consorzi funzionino e diano i servizi agli agricoltori e alla comunità, considerando l’importanza degli stessi sul territorio. Per non parlare della mancanza di operai a Tempo Indeterminato per effettuare i lavori e interventi in economia per tutto l’anno: non ce’ rimasto più nessuno! Cosa si aspetta a stabilizzare quelli stagionali, attingendo dalla graduatoria storica, che diano i servizi agli agricoltori e alla comunità considerando l’importanza degli stessi sul territorio?‘.



In questo articolo: