Lite in spiaggia a causa del cane: dopo i ‘bisogni’ e il ‘bagnetto’, scorrazza fra gli asciugamani e provoca l’ira di un bagnante

Il cane sguazza in mare dopo aver fatto i suoi bisogni e si aggira tra gli asciugamani dei bagnanti. Scoppia la lite tra due uomini in una spiaggia libera di Frigole.

La calura e l’afa non risparmiano nessuno. Neppure l’amico dell’uomo che, anzi, proprio per il gran caldo, ha bisogno di immergersi in acqua per trovare un po’ di refrigerio.
   
Ma può, il proprietario di un cane, portare il suo Fido fra i bagnanti stesi al sole o immersi in acqua lungo il litorale salentino? O meglio, può farlo senza tenere conto delle molestie che l’incolpevole animale «regala» ai bagnanti e, soprattutto, rispettando le più elementari norme di igiene e sicurezza a garanzia della collettività?
  
E’ quanto ha cercato di appurare Salute Salento, dopo la segnalazione di un cittadino che lunedì scorso ha assistito con apprensione ad un furioso litigio fra un bagnante steso al sole di una spiaggia libera del litorale di Frigole e un altro uomo  che sulla stessa spiaggia ha pensato di bagnare in mare il suo “maremmano” bianco, di mezzo pelo.
   
“Poco prima di scendere in acqua – riferisce il testimone – l’animale aveva fatto i suoi bisogni sulla sabbia, a ridosso della vegetazione dunale; in seguito,  ha trovato ristoro in mare, in un momento in cui si registrava totale assenza di bagnanti”.
   
E prosegue, “L’uomo disteso sull’asciugamano ha protestato e ha minacciato di fare intervenire i vigili urbani, i carabinieri o la vigilanza in mare della Capitaneria di San Foca. L’altro, per tutta risposta, ha continuato ad assecondare i gioiosi andirivieni  del suo cane”.
    
Salute Salento ha voluto documentarsi e ha chiesto dapprima al Dipartimento di Prevenzione della Asl (Uffici Igiene pubblica e Veterinario), dal quale è stata  indirizzata alla Capitaneria di Porto di Gallipoli e alle sue ordinanze.  Dalla Guardia Costiera  hanno fatto sapere che le regole per l’accesso degli animali sul demanio marittimo sono contenute nell’ordinanza balneare della Regione Puglia.
    
La regola, pertanto,  stabilisce  che restano esclusi dal divieto di accesso per i cani i luoghi liberi, cioè non considerati "lidi", come i litorali di scoglio, Intendendo,  con buona probabilità,  i luoghi impervi e difficilmente accessibili ai bagnanti. 
   
Più nello specifico, l’ordinanza stabilisce che “sotto uno o più ombrelloni posti in zona retrostante ovvero in posizione tale da non arrecare disturbo o disagio agli altri utenti,  gli animali dovranno essere portati in braccio fino all’ombrellone assegnato e dovranno essere sempre mantenuti al guinzaglio sotto l’ombrellone. I rispettivi proprietari dovranno comunque assicurare l’aspetto igienico-sanitario, sia a tutela dell’animale stesso, con ciò comprendendo la disponibilità in sito del minimo necessario per la sussistenza del medesimo, sia per quanto attiene alla pulizia dell’area occupata ivi compreso l’asporto di materiali inquinanti. Resta inteso che i padroni degli animali sono responsabili del comportamento dell’animale a tutti gli effetti di legge, come specificato dall’art. 2052 del Codice Civile”.  



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