
Per sbloccare il funzionamento del Consiglio Comunale di Vernole si sono resi necessari un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale e l’acquisizione di un parere del Ministero dell’Interno.
La questione – abbastanza singolare – riguarda il contrasto tra lo Statuto e il regolamento dell’Ente circa il quorum necessario per la validità della seduta del Consiglio Comunale.
Nel caso del Comune di Vernole lo Statuto richiede la presenza di otto consiglieri sui 12 assegnati. Il regolamento ritiene sufficiente la presenza di 1/3 dei consiglieri e quindi un quorum notevolmente inferiore. Tale discrasia ha fatto sì che, stante l’assenza strumentale dei consiglieri di opposizione, sono state dichiarate deserte dal presidente del Consiglio due sedute consiliari.
Da qui il ricorso giurisdizionale al Tar da parte del Sindaco e dei Consiglieri di maggioranza, assistiti dall’Avvocato Pietro Quinto, il quale ha sostenuto la prevalenza della norma regolamentare per la sua specificità e perché conforme alla disciplina statale.
Il legale, ha comunque chiesto l’annullamento della norma statutaria, che fu adottata allorquando i consiglieri assegnati al Comune di Vernole erano 16, sicchè si poteva giustificare un quorum così elevato. Non così nella situazione attuale del Consiglio di Vernole formato da 12 consiglieri oltre il sindaco.
Nelle more della decisione del ricorso è intervenuto altresì un parere richiesto al Ministero dell’Interno, che ha convalidato tale impostazione. Pur dando atto della prevalenza, in linea di diritto, della fonte primaria costituita dallo Statuto – il Ministero afferma – che il contrasto normativo, sulla specifica questione, va risolto in virtù del criterio di specialità. Ciò perché la legge statale individua, a proposito del quorum strutturale per la validità delle sedute consiliari, una «riserva di competenza» in favore del regolamento.
«È questo un principio suscettibile di un’applicazione estensiva negli Enti locali – ha commentato Quinto – considerato che il contenuto dello Statuto non è libero, dovendo contenere i principi generali per l’organizzazione e l’attività dell’Ente, ma non può occuparsi delle modalità di funzionamento del Consiglio».
È già stata richiesta la convocazione del Consiglio Comunale di Vernole da parte dei consiglieri di maggioranza.