L’Agenzia delle Entrate e Riscossione non può iscrivere ipoteca su crediti tributari prescritti. Lo ha stabilito la Corte di Giustizia Tributaria di primo grado di Lecce che ha sospeso l’esecuzione di un preavviso di ipoteca perché il Concessionario della Riscossione, nella fattispecie l’Agenzia delle Entrate, nel suo atto di costituzione non ha dimostrato di avere notificato le cartelle di pagamento in tempo utile a interrompere la prescrizione. La norma prevede, invece, che si debba dimostrare di aver interrotto i termini di prescrizione.
Per difendersi dall’aggressione al suo patrimonio, una contribuente salentina ha dovuto ricorrere all’assistenza di un legale. Infatti l’iscrizione dell’ipoteca avrebbe arrecato un danno grave ed irreparabile, dal momento che non avrebbe potuto disporre degli unici cespiti immobiliari di cui era proprietaria.
La donna, difesa dall’Avv. Alfredo Coluccia, ha rilevato e dimostrato che la prescrizione degli interessi e delle sanzioni è quella ‘breve’, ossia di cinque anni e non quella decennale che si riferisce alle principali imposte.
Cosa era accaduto? Semplice, l’Agenzia delle Entrate – Riscossione aveva notificato gli avvisi di pagamento, comprensivi di imposte, interessi e sanzioni con un intervallo superiore a cinque anni, e questo aveva avuto come effetto la prescrizione dei crediti per interessi e sanzioni. Per iscrivere un’ipoteca (che è legittima solo se il credito tributario è superiore a 20mila euro), il Concessionario aveva computato nelle somme dovute non solo le imposte e le tasse (il credito preteso era di poco superiore ai 6mila euro), ma anche le sanzioni e gli interessi, giungendo ad un importo di quasi 27mila euro.
Il contribuente ha dunque impugnato il preavviso di iscrizione ipotecaria, in quanto la stessa avrebbe comportato l’impossibilità di disporre liberamente degli immobili di sua proprietà e in via di urgenza ha chiesto la sospensione dell’esecuzione. La Corte Tributaria, in accoglimento della richiesta, ha ritenuto che l’esecuzione dell’iscrizione ipotecaria impugnata costituisse nei confronti del contribuente un danno grave e irreparabile e ha ordinato la sospensione della stessa, rimandando poi al giudizio definitivo per il merito della questione.
La decisione dei Giudici Tributari è rilevante in quanto accade che l’Agenzia delle Entrate e Riscossione pretenda il pagamento di crediti prescritti e in taluni casi che sulla base di tali crediti proceda ad atti conservativi (ad esempio, iscrizione di ipoteca immobiliare), determinando un grave pregiudizio ai danni dei contribuenti.
Difficile poi parlare di ‘fisco amico’ quando si viene a conoscenza di determinate situazioni, di fronte alle quali i cittadini sono costretti a rivolgersi a professionisti del settore per difendere i loro diritti e l’utilizzo dei propri beni, spesso acquistati con grande sacrificio.
