Nessun nuovo impianto sportivo a Torre San Giovanni. Il Tar Lecce dà ragione al Comune di Ugento.

La vicenda tra origine da un progetto proposto da un privato per la costruzione di due campi da padel, oltre a un chiosco, un ombrario e uno spogliatoio

Il Tribunale Amministrativo Regionale di Lecce sancisce la correttezza del diniego del Comune di Ugento alla realizzazione di un nuovo impianto sportivo nella marina di Torre San Giovanni.

La vicenda tra origine da un progetto proposto da un privato per la costruzione di due campi da padel, oltre a un chiosco, un ombrario e uno spogliatoio, al quale l’Ente comunale ha opposto un provvedimento di diniego ostativo. Il diniego fondava il proprio contenuto sulla carenza dei requisiti richiesti dallo strumento urbanistico vigente con riferimento al comparto nel quale ricade l’area interessata.

Avverso tale provvedimento è insorto il privato, incardinando un giudizio innanzi al Tar Lecce nel quale si è costituito il Comune di Ugento per il tramite dell’Avvocato Carlo Ciardo, che ha evidenziato la linearità dell’iter procedimentale e la correttezza del provvedimento comunale.

L’Avvocato Carlo Ciardo

Il legale ha posto in rilievo che il diniego adottato dal Comune faceva buon governo delle previsioni contenute nel vigente strumento urbanistico, con particolare riferimento alla necessità della cessione gratuita del 50% dell’area, elemento che difettava nel caso di specie.

I Giudici della Prima Sezione (Presidente Antonio Pasca, Estensore Daniela Rossi) hanno rigettato il ricorso e, in accoglimento delle argomentazioni difensive formulate nell’interesse del Comune di Ugento, hanno statuito la legittimità del diniego, in particolare con riferimento alla mancata cessione del 50% della superficie da parte del privato in favore dell’Ente civico.

La sentenza si sofferma anche sul contenuto delle osservazioni endoprocedimentali formulate dal privato, con le quali quest’ultimo aveva manifestato la disponibilità a cedere la parte dell’area necessaria a soddisfare il requisito in questione. I Giudici Amministrativi hanno statuito che tale “generica disponibilità” non ha trovato riscontro “in modifiche progettali idonee e funzionali alla riferita disponibilità”.

“La pronuncia del Tar – dichiara Ciardo – a valle di una attenta istruttoria e alla luce dell’enucleazione di importanti principi di diritto che sovrintendono al procedimento amministrativo, non solo conferma la correttezza dell’operato del Comune di Ugento, ma consente di inquadrare lo sviluppo della marina di Torre San Giovanni nei binari tracciati dal vigente strumento di pianificazione e, quindi, in coerenza con i requisiti da questa dettati, evitando qualsivoglia surplus del carico urbanistico nella delicata marina ugentina”.