Pianta organica delle farmacie, il Tar dà ragione all’Amministrazione Comunale di Tricase

I giudici hanno condiviso in pieno le argomentazioni degli avvocati Pier Luigi e Giorgio Portaluri che rappresentavano il Comune.

Condividendo le tesi sostenute in giudizio dagli avvocati Pier Luigi Portaluri e Giorgio Portaluri e dell’Avvocato Pietro Nicolardi per conto di due farmacie presenti nel territorio comunale, il Tribunale Amministrativo Regionale di Lecce, sezione III – Presidente Enrico d’Arpe, estensore Consigliere Patrizia Moro – ha rigettato il ricorso per ottemperanza, proposto da un’altra farmacia nei confronti della delibera con la quale il Comune di Tricase nel luglio del 2022 ha approvato la pianta organica delle sedi farmaceutiche per il biennio 2022.

Con questa decisione il Tar si pronuncia nuovamente su di una vicenda che ha preso il via nel 2018, quando la farmacia ricorrente aveva richiesto al Comune di provvedere alla revisione della pianta organica.

In seguito, questa ha impugnato la delibera con la quale nel 2020 l’Amministrazione aveva approvato la revisione per il biennio 2018.

Con sentenza del 2021 “Via Rubichi”, ha poi annullato quella delibera poiché non era stata preceduta da una adeguata istruttoria e dal parere dell’ordine dei farmacisti.

Nel maggio del 2022 la farmacia ricorrente si è quindi nuovamente rivolta al Tar per ottenere dal Comune l’esecuzione di quella decisione del 2021 e, quindi, la revisione della pianta organica per il biennio 2018.

A luglio del 2022 il Comune ha approvato una nuova pianta organica riferita al biennio 2022, con la quale ha confermato la perimetrazione precedente, ritenendola equa e in grado di assicurare una adeguata distribuzione cittadina dei presidi.

Anche questa delibera è stata portata davanti al Tar dalla farmacia ricorrente, la quale ha contestato la violazione della precedente sentenza del 2021.

Condividendo pienamente le tesi formulate il Tar ha rigettato il ricorso, stabilendo che l’Amministrazione non ha violato la precedente decisione dello stesso Giudice, poiché essa ha svolto attività istruttoria circa la distribuzione cittadina dei presidi.

Inoltre, richiamando alcune pronunce del Consiglio di Stato, ha chiarito che la delibera del 2022 ha concluso un procedimento amministrativo diverso dai precedenti, che dovrà essere eventualmente portato innanzi al Tar dalla farmacia ricorrente.