Shoah, razzismo e antisemitismo attraverso gli occhi e i racconti de “Il Bambino Nascosto a Roma”

Attraversare le piaghe più profonde mai inflitte dalla crudeltà umana ai propri simili, per raccontare uno pezzo di Storia che ci appartiene e appartiene all’intera umanità. La Fondazione Museo della Shoah incontra il Salento

Si sono svolti in questi giorni alcuni importanti appuntamenti che hanno consentito a cittadini e studenti di incontrare da vicino la Storia. Quella Storia fatta di ferite e di dignità calpestate. Sono storie di uomini e di donne sopravvissuti che oggi possono ancora raccontare le esistenze interrotte di amici, famigliari o conoscenti che nel nome di una “supremazia di razza” hanno perso prima della propria vita, lo stesso diritto di esistere come popolo.

“Il Bambino Nascosto a Roma”

Il Bambino Nascosto a Roma” è stato il titolo delle giornate dedicate alla sensibilizzazione su tematiche diventate di stingente attualità. O forse mai derubricate veramente a crimini contro l’umanità. Razzismo e antisemitismo, questi gli argomenti su cui si sono confrontati studiosi, ricercatori e storici consegnando al Salento le importanti quanto tragiche testimonianze di chi ha vissuto sulla propria pelle la Shoah, ovvero lo sterminio del popolo ebraico durante il Secondo conflitto mondiale.

L’obiettivo è stato quello di rileggere e analizzare per fare memoria della Seconda Guerra Mondiale e dell’immensa tragedia che da quella guerra è scaturita.

La Fondazione della Shoah nel Salento

Ne ha parlato ai nostri microfoni Attilio Lattes della Fondazione della Shoah, venuto in Salento per tenere alcune conferenze sulle leggi razziali, sul razzismo e sull’antisemitismo.

A Diso come a Martano e in altri Comuni salentini Attilio Lattes, sopravvissuto al rastrellamento del ghetto ebraico del 16 ottobre del 1943, ha portato una testimonianza significativa fatta di racconti e dei ricordi di un bambino.

L’auspicio è quello di instillare nelle giovani generazioni la curiosità e la voglia di conoscere a fondo questo terribile momento che è stato l’Olocausto affinché non si debba mai più ripetere la tragedia vissuta da un popolo intero, vittima di ideologie e di dottrine criminali.

Importante non perdere la memoria” come ha tenuto a sottolineare Donato Maglio, scrittore e ricercatore della Shoah, un terreno sul quale si misura costantemente Attilio Lattes ma anche tante personalità della Cultura e tanti semplici cittadini.

Shoah, la verità entra nella scuola

A Martano è stato l’Istituto Comprensivo Antonaci ad ospitare la giornata dedicata  a“Il Bambino Nascosto a Roma”. Le classi della Scuola Secondaria hanno potuto così ascoltare dalla voce degli stessi protagonisti le narrazioni che hanno ripercorso gli anni tra  il 1939 e il 1945 quando circa 6 milioni di Ebrei vennero uccisi dai nazisti del Terzo Reich.

Fondamentale, come ha tenuto a sottolineare la professoressa Monia Cotugno, “conoscere la storia per non ripetere gli errori”.

Non bisogna dare nulla per scontato, il razzismo e l’antisemitismo sono fantasmi che ancora si agitano minacciosi. Solo la conoscenza può fermare la stupidità. Ecco perché Roberto Maglio ha concluso l’appuntamento con i ragazzi di Martano con un’esortazione: “Non perdete la memoria e fate come Giorgio Perlasca: siate promotori di Pace e di Responsabilità”.

Il video è stato realizzato da Davide Tommasi.