
Le ultime notizie di cronaca hanno dato una fotografia poco “nobile” dei parcheggiatori abusivi che pretendono, a volte con modi poco gentili, di gestire le aree riservate alla sosta dei veicoli, lì dove la ricerca di un posto libero è già un’odissea. In certi casi, ti aiutano persino a fare manovra, ma una volta aperto lo sportello ecco che scatta la richiesta di una ‘questua’. È impossibile dire di no, tranne se malauguratamente non hai abbastanza monete in tasca e allora chiedi pure «scusa» onde evitare, al ritorno, di trovare l’auto rigata, ammaccata o con addirittura i finestrini rotti.
Solo negli ultimi giorni, si è parlato di parcheggiatori denunciati per estorsione o per aver preteso con la forza il pagamento dell’obolo, ma quello che è accaduto a Surbo, all'esterno dei grandi magazzini Ipercoop, riscatta un po’ questa “figura” tanto odiata quanto mal vista. Questi i fatti: Luigi e Andrea, due giovani parcheggiatori abusivi di 23 anni, hanno soccorso un’anziana signora caduta a terra dopo aver avuto un malore. Nulla di strano, direte… se non fosse che la malcapitata è rimasta sull’asfalto tra l’indifferenza delle persone che le passano accanto. Nessuno sembra si sia fermato a prestare aiuto.
I due non si sono limitati a chiamare il 118, ma sono rimasti accanto alla poveretta accudendola come se fosse stata una loro nonna. Così fino a quando non è arrivata l’ambulanza. «Abbiamo visto la signora cadere per terra – racconta Luigi, con una moglie e una bambina di quattro anni nonostante la giovane età – e non abbiamo esitato neanche un secondo ad soccorrerla.
«Tante persone – gli fa eco Andrea – hanno visto la scena, ma hanno fatto finta di nulla. Mi vergogno per loro perché significa non avere un briciolo di umanità»
Che dire, Luigi e Andrea meriterebbero almeno ringraziamento, ma forse l’unica cosa giusta da fare sarebbe non fare di tutta l’erba un fascio e capire che ci sono persone che semplicemente hanno bisogno di lavorare, senza timore.