Italia patria dei single? Sembrerebbe proprio di si, perché dati alla mano confermano che la percentuale dei single abbia superato quella delle coppie con figli che nel 2040 si ridurrà ulteriormente, rispecchiando così una società che si ribalta in quelle che sono le sue strutture portanti. Cosa succede, dunque, a quell’idea di famiglia tradizionale da cui tutti noi, in linea di massima, veniamo, ma che soprattutto risiede ancora negli obiettivi di vita diffusi e generalizzati? Ebbene girarsi dall’altra parte e negare un nuovo e incalzante cambiamento del tessuto sociale, accanto ad un mutamento antropologico senza precedenti, non è più possibile e noi tutti dobbiamo iniziare a fare i conti con una realtà che ci impone schemi e dinamiche assolutamente nuovi.
Di fatto è ormai evidente quanto la società in essere non sia più strutturata affinché le coppie durino e per quanto il desiderio a due e il progetto amoroso vengano ancora dai molti profondamente idealizzati, ecco che la società contemporanea è ormai disposta attorno ad un nuovo modello, quello dell’individualismo, un individualismo che non significa più isolamento o ritiro, bensì una consapevolezza comune e un’utile alternativa al caos che ci circonda. Uomo e donna continuano a cercarsi e non potrebbe essere diversamente, ma sono i parametri di coppia ad essersi radicalmente modificati, laddove i cosidetti rapporti ‘cotto e mangiato’ sono ormai la colonna portante dei rapporti interpersonali.
È questo ciò che caratterizza la maggior parte delle coppie moderne, una cronologia sentimentale fuggevole ed estemporanea in cui le relazioni si consumano in maniera veloce e fuggevole perchè ormai tutti siamo facilmente consumabili e sostituibili esattamente come gli oggetti di consumo. Può essere così considerato tutto ciò il frutto del modello di industrializzazione e di globalizzazione che domina ormai il mondo? Di sicuro è questa una chiave di lettura realistica e interessante perché è evidente quanto la società in essere sia ormai essenzialmente materialista, veloce ed effimera da far sì che il vasto mercato della merce oggi non sia soltanto materiale, ma purtroppo anche e soprattutto umano, laddove economia e società si influenzano vicendevolmente in una sorta di spirale.
Ed è così che essere single, alternando relazioni che non hanno più il sapore di un amore durevole, apparecome lo status comune e diffuso in quello che è ormai un individuo indipendente, autonomo e libero, che riesce così ad adattarsi ad una società in rapido cambiamento e da affrontare senza troppi urti.
E l’amore quello vero, quello con la A maiuscola che fine ha fatto? Ebbene oggi l’amore è cosa davvero rara, il resto è sesso, passatempo, ossessione, presa in giro, ad ognuno il suo e il tutto sinonimo e frutto di un’esistenza che si impoverisce nei valori autentici e che ci impone di investire su noi stessi e di arricchirci come singoli.