Sostegno economico agli ospedali, ma niente riti pasquali. La Chiesa italiana presenta le novità

Tutte le offerte saranno destinate all’emergenza, i vescovi sostengono gli sforzi e i sacrifici di tutti gli italiani. Intanto arrivano le indicazioni per le celebrazioni pasquali

Niente riti della Settimana Santa al tempo del coronavirus, e una raccolta di fondi per gli ospedali. Sono tante le novità delle ultime ore in vista della Festa religiosa più importante per i cristiani. Tra quelle più significative lo stanziamento di 3 milioni di euro, provenienti dalle offerte dell’otto per mille, a favore delle strutture sanitarie del Paese.
Si tratta di una scelta precisa dei vescovi italiani (Conferenza Episcopale Italiana) per sostenere lo sforzo dei medici impegnati ad assistere e curare migliaia di contagiati. Sarà, pertanto, una Pasqua diversa, senza celebrazioni, o meglio senza la possibilità di parteciparvi fisicamente, perché le Messe saranno celebrate comunque ma ‘sine populo’, e trasmesse in tv o via internet.
La Rai, per esempio, operando una rivoluzione dei suoi palinsesti, ha deciso di trasmettere in diretta la celebrazione privata del Sommo Pontefice Romano ogni mattina alle 7,00, mentre i vescovi di tutta Italia hanno organizzato le celebrazioni per non lasciare soli i fedeli nel tempo liturgico più importante dell’anno.
La Domenica della Palme e la commemorazione dell’Ingresso del Signore a Gerusalemme sarà celebrata all’interno dell’edificio sacro;
La lavanda dei piedi, nella celebrazione in ‘coena domini’ del Giovedì Santo, sarà omessa, mentre sarà officiata la Messa da un solo celebrante.
Il Venerdì Santo nella preghiera universale i vescovi avranno cura di predisporre una speciale intenzione per chi si trova in situazione di difficoltà e sofferenza come i malati, e ovviamente una preghiera speciale per i defunti. L’atto di adorazione alla croce mediante il bacio sarà limitato al solo celebrante.
Nella Domenica di Pasqua verrà celebrata la Messa esclusivamente nelle chiese cattedrali e parrocchiali. Per la liturgia battesimale, si manterrà solo il rinnovo delle promesse battesimali.
Tutte le espressioni della pietà popolare e le processioni che arricchiscono i giorni della Settimana Santa e del Triduo pasquale, a giudizio del vescovo diocesano, potranno essere trasferite in altri giorni convenienti, ad esempio nel mese di settembre.



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