«La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme». Eccolo l’articolo 33 della Costituzione, modificato e integrato per porre sullo stesso piano della Scienza e dell’Istruzione lo Sport, inteso non solo come attività utile ad una crescita sana ed equilibrata ma anche come fondamentale costume sociale.
Intrattenimento e condivisione nello sport sono due momenti qualificanti che meritano un riconoscimento democratico ai più alti livelli, ecco perché un complesso iter parlamentare ha suggellato il varo di quello che a tutti gli effetti si attesta come un diritto di tutti.
Adesso ci aspettiamo pero che la Repubblica crei le condizioni ideali per un’attività sportiva a portata di mano, che significa palestre, campetti, palazzetti, dal centro alle periferie delle città, e magari stadi olimpici e non olimpici al passo con i tempi.
Un pallone in mano o tra i piedi è la felicità per un bambino, la Repubblica italiana se n’è accorta.