Ss-275, nuovi lavori di allargamento: presto il bando. Oggi l’incontro con Anas in Regione. La replica di Quinto: ‘dove sono le intese?’

Anas programma un nuovo intervento lungo la strada 275: allargare la carreggiata fino alla zona industriale di Strano fino a far diventare il tratto di categoria B. Sullo stato del progetto si è discusso stamane in Regione: ‘presto il bando’, rassicura Anas.

Un nuovo incontro tecnico per dare il via a nuovi interventi lungo la Strada Statale 275: stamattina, infatti, presso la sede dell’Assessorato ai Trasporti della Regione Puglia, alla presenza – tra gli altri – di rappresentanti di Anas, della Regione e dei Comuni interessati dall’intervento, si è fatto il punto sui lavori di ammodernamento.
 
Nel corso dell’incontro – si legge in una nota diffusa al termine dell’incontro – Anas ha illustrato le modalità di realizzazione della prima tranche dell’opera, consistente in un primo lotto funzionale di circa 18 chilometri compreso tra Maglie e Montesano Salentino, in provincia di Lecce.
 
Anas, quindi, conferma l’intenzione di avviare una nuova gara d'appalto nei tempi più brevi, sulla base della revisione progettuale (project review), condivisa con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e la Regione Puglia.  Nel dettaglio, l’intervento previsto consiste nell’allargamento della carreggiata con collegamento alla zona industriale di Surano, allo scopo di attribuire all’arteria stradale le caratteristiche di strada di categoria B, classificata secondo il Decreto ministeriale del 2001 come strada extraurbana principale.
 
“Durante il tavolo tecnico – spiega Anas – abbiamo esposto anche una serie di prime valutazioni relative alla realizzazione del restante tratto (tra Montesano Salentino e Santa Maria di Leuca), per il quale si stanno verificando le migliori soluzioni progettuali possibili, al fine di sviluppare quella più idonea e sostenibile, di concerto con gli Enti e le Istituzioni locali, anche in esito ad ulteriori indagini e accertamenti da svolgere lungo il tracciato”.
 
Al termine dell’incontro, la Regione Puglia ha preso atto con favore del lavoro svolto da Anas, ed i Comuni, pur nelle diverse sensibilità, hanno condiviso il modus operandi individuato che consente un notevole contenimento dei tempi e dei costi di realizzazione.
 
“Davvero singolare alla vigilia di un’importante udienza del TAR Lecce che dovrà decidere numerosi ricorsi riguardanti la SS 275 che Anas abbia dato notizia di un incontro tecnico per discutere la realizzabilità di un primo lotto funzionale di circa 18 km compreso fra Maglie e Montesano Salentino”. Queste le parole dell’avvocato Pietro Quinto, legale delle Imprese Matarrese e Coedisal. “Con ciò confermando quanto già delibato nella disposizione presidenziale oggetto di impugnativa innanzi al TAR, in ordine all’avvenuto superamento del progetto originario della 275 e l’intenzione di procedere alla realizzazione di un lotto a prescindere da un disegno progettuale complessivo dell’opera. Allo stato – continua Quinto – l’unica certezza giuridica sulla vicenda della 275 sono le “macroscopiche illegittimità” commesse da Anas nella gara d’appalto ai danni dell’ATI Matarrese, così come accertate con una sentenza definitiva del Consiglio di Stato del luglio 2014. Sicché, se nel 2012 Anas non avesse commesso quelle gravi illegittimità l’ATI Matarrese sarebbe risultata aggiudicataria, ed i lavori della 275 sarebbero stati utilmente intrapresi nel rispetto dei tempi previsti e senza il rischio che il finanziamento di 300 milioni debba oggi ritenersi insufficiente”.
 
L’esperto legale poi continua: “Anas, al netto di quelle che saranno le statuizioni del Tar, ed eventualmente del Consiglio di Stato, non è legittimata ad assumere alcuna decisione sulla soluzione progettuale della SS 275. ANAS, infatti, è la stazione appaltante, ma l’ideazione e la progettazione della SS 275, risalente all’Accordo Quadro del 2003 ed all’Atto Aggiuntivo del 2009, così come il finanziamento dell’opera, coinvolgono le necessarie intese tra MIT, Regione Puglia e Provincia di Lecce, insieme con gli enti locali. 
 
Anas non può quindi affermare, oggi, di voler celermente, dopo aver dato causa ad un contenzioso durato 7 anni, e tutt’ora in itinere, appaltare un primo lotto di lavori di un progetto unitario che la stessa Anas ha dichiarato del tutto superato e non più realizzabile. Nella migliore delle ipotesi il primo lotto di un nuovo progetto presuppone, in base alla normativa vigente, uno studio di fattibilità o progetto preliminare, un progetto definitivo ed un progetto esecutivo. Quest’ultimo condizione necessaria per indire una nuova gara di appalto. Ma tutto questo non lo può decidere Anas, ma lo devono decidere di concerto gli enti e le amministrazioni deputati attraverso formali intese consacrate in atti deliberativi e non sulla base di “incontri” o dichiarazioni estemporanee, anacronistiche e poco rispettose, peraltro, non solo dei protagonisti della vicenda contenziosa ma anche e soprattutto dei giudici chiamati ad esprimersi nuovamente sull’intera vicenda”, conclude Pietro Quinto.



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