SS275. La Maglie-Santa Maria di Leuca si farà… e la farà il gruppo Palumbo

Con la sentenza numero 1798, il Consiglio di Stato ha scritto l’ultimo capitolo della storia ventennale della strada statale 275. A costruire la Maglie-Leuca sarà il Gruppo Palumbo.

Dopo vent’anni, mese più mese meno, la Maglie-Leuca sembrava destinata a rimanere un’opera pubblica realizzabile soltanto sulla carta. Quella della strada statale 275 è una storia lunga e travagliata che si trascina dagli anni novanta e in più occasioni si è corso il rischio di abbandonare il progetto da 228 milioni di euro considerato da alcuni strategico e indispensabile per una terra che vuole fare del turismo la sua punta di diamante, da altri – ambientalisti in primis che si sono schierati a tutela del paesaggio e del territorio che sarebbe inevitabilmente deturpato con la costruzione di una lingua d’asfalto a quattro corsie – del tutto “inutile”. Di certo, il completamento sarebbe stata una risposta concreta a chi invocava a gran voce più sicurezza dato che, negli ultimi anni, il tratto è stato spesso teatro di terribili incidenti, alcuni purtroppo mortali.
 
Con la pubblicazione della sentenza del Consiglio di Stato, lo sblocco dei lavori non sembra più così lontano. È stato, infatti, accolto l’appello proposto da Anas che sarà tenuta ad emanare un nuovo provvedimento di autotutela che dovrà tener conto dell’interesse pubblico attuale a rimuovere le «macroscopiche illegittimità» in uno con l’interesse economico alla sollecita realizzazione dell’opera.
 
L’avvocato Quinto, che ha difeso il Raggruppamento Matarrese-Coedisal (del gruppo Palumbo), nell’esprimere profonda soddisfazione sia sotto il profilo professionale ma anche come cittadino del Salento per il positivo risultato conseguito, non si esime però dal sottolineare il tempo inutilmente perso. «Se, infatti, l’Anas avesse proceduto allaggiudicazione in maniera legittima, come rilevato dal Consiglio di Stato nella sentenza 3344/2014 – commenta il legale –  l’opera sarebbe stata ad oggi cantierizzata, risolvendo così anche alcuni delicati aspetti ambientali emersi con la ‘scoperta’ di discariche abusive lungo il tracciato stradale e non avremmo assistito all’assurdo di una “strada formata idealmente da tonnellate di carte da “bollo”».
 
«Naturalmente –continua l’avvocato Quinto – è troppo presto per ritenere definitivamente archiviata la vicenda della 275 in considerazione dei grandi interessi economici e non, che si frappongono alla realizzazione di un’opera strategica di interesse nazionale tanto attesa dalle popolazioni del Sud Salento». 
 
«La Strada Statale 275 Maglie-Leuca non è soltanto da considerarsi un’arteria fondamentale per i collegamenti da e verso il Capo di Leuca, ma è da ritenersi centrale dal punto di vista della sicurezza che è la questione che in assoluto ci sta più a cuore. Speriamo – commenta il consigliere regionale Saverio Congedoche presto, anche alla luce di tale pronunciamento del Consiglio di Stato, si possa portare a termine un progetto, se pur travagliato come nessun altro, in tempi ragionevoli se non immediati a vantaggio esclusivo dei cittadini che la attraversano ogni giorno per lavoro o per turismo».

Per Antonio Gabellone, presidente della provincia di Lecce «il passaggio odierno del Consiglio di Stato che ha depositato le motivazioni per l'avvio del raddoppio della 275 è uno snodo cruciale per il via ai lavori. Che ora Anas non continui ad indugiare e si attivi a far partire i lavori. Le sentenze sono fatte per essere rispettate: che aprano i cantieri per il raddoppio»