La storia delle scommesse calcistiche: dalle origini antiche fino all’arrivo di internet

Quella delle scommesse è una febbre vecchia migliaia di anni. Nell’Antica Roma e nell’Antica Grecia si scommeteva su orse con i carri, combattimenti dei gladiatori e Olimpiadi.

Il calcio è senza dubbio lo sport più amato in Italia, e se molti tifosi si accontentano di guardare le partite alla tv o allo stadio, altri amano tentare la fortuna scommettendo sulla loro squadra del cuore. Quella delle scommesse calcistiche è una storia relativamente recente, che però trae origini dall’antichità ed è al passo con la tecnologia.

La nascita delle scommesse calcistiche

Quella delle scommesse è una febbre vecchia migliaia di anni. Se giochi con i dadi e con le carte sono stati a lungo i preferiti dei nostri antenati, anche le scommesse in ambito sportivo vantano una storia millenaria. Ovviamente nell’Antica Roma e nell’Antica Grecia non esisteva ancora il calcio, sebbene molti giochi con la palla fossero già diffusi, ma la febbre per le scommesse aveva colpito gli appassionati di corse con i carri, combattimenti dei gladiatori e spettatori delle Olimpiadi. Grazie alla letteratura dell’epoca sappiamo infatti che perfino l’Imperatore Augusto era un amante delle scommesse, ma questa passione non era limitata al bacino del Mediterraneo: pare infatti che anche nella Cina imperiale ogni occasione fosse buona per puntare qualche soldo.
Anche uno degli antenati del calcio moderno, il calcio fiorentino, fu oggetto di folti giri di scommesse fin dal medioevo, ma fu intorno alle corse di cavalli di fine Ottocento che nacquero i primi bookmaker e le prime scommesse ufficiali. Le corse ippiche vennero regolamentate nel nostro Paese nel 1942 e sulla loro scia nel 1946 l’Italia vide la nascita del primo concorso calcistico ufficiale a scommesse, l’amatissimo Totocalcio.

Ph. Pixabay

Le scommesse al passo con i tempi

Grazie al Totocalcio gli italiani poterono pronosticare l’esito di tredici partite di Serie A sulla celebre schedina. Questo metodo, considerato più un concorso che una vera e propria scommessa, era ancora diverso dalle tipiche scommesse diffuse nel mondo dell’equitazione in cui lo scommettitore puntava una determinata cifra sul cavallo vincente. Fu infatti necessario aspettare fino al 1998 perché questo tipo di scommesse fosse legale anche in Italia: il primo evento su cui fu possibile scommettere furono i mondiali di calcio che ebbero luogo in Francia lo stesso anno, e da quel momento in poi per scommettere gli italiani doverono recarsi presso le agenzie di scommesse che ancora oggi troviamo nelle nostre città. Dopo soli quattro anni, però, il mondo delle scommesse subì un’altra rivoluzione con la nascita del gioco e del betting online.
L’arrivo di internet ha infatti aperto moltissime opportunità al mondo del gioco che, passando al digitale, ha permesso la nascita di innumerevoli agenzie e rende il processo delle scommesse molto più veloce tanto che oggi chi vuole sapere quali sono le squadre migliori su cui puntare può farlo visitando semplicemente le pagine online dedicate ai campionati principali cercando ad esempio da computer, smartphone o tablet quali sono le quote scommesse per le partite di calcio della Bundesliga. Con la loro legalizzazione nel 2002, l’approdo delle scommesse calcistiche su internet ha permesso inoltre la nascita delle scommesse live e la diversificazione dei casinò online che su una sola piattaforma oggi offrono la possibilità di scommettere anche su sport minori.



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