San Cataldo, non trova parcheggio e lascia la macchina nelle strisce blu senza grattino: disabile multato. Era nella “metà” di Vernole

Non trovando libero il posto dedicato ai disabili ha parcheggiato la macchina nelle strisce blu, espondendo il contrassegno. Eppure si è visto recapitare una multa

La storia purtroppo si ripete ogni anno e sempre uguale a se stessa, come se non si dovessero mai fare passi in avanti per combattere la disabilità in tutte le sue forme. A raccontarci l’ennesimo episodio l’Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e rare APS. Un loro iscritto, infatti, si è visto recapitare una multa per aver parcheggiato nelle strisce blu pur avendo esposto regolarmente sul parabrezza il contrassegno di disabilità.

Ma andiamo con ordine. Nella giornata di domenica, l’uomo che ha gravi problemi di deambulazione si era recato nella marina di San Cataldo per fare il bagno. Giunto nei pressi di un lido ha notato che tutti i parcheggi per disabili erano stati occupati. Ha pensato bene, dunque, ritenendo di trovarsi sul suolo del Comune di Lecce, di comportarsi come ci si comparta nella città capoluogo: ha parcheggiato, esibendo il contrassegno in dotazione alle persone diversamente abili, nelle normali strisce blu convinto di poter godere di quella agevolazione e di non pagare il grattino.

Da nessuna parte è scritto, tuttavia, che i parcheggi antistanti al suo lido non ricadano nel territorio leccese, bensì in quello di Vernole. Non solo. Non è nemmeno specificato che per il Comune di Vernole le persone diversamente abili non hanno diritto a parcheggiare gratuitamente all’interno delle strisce blu. La gratuità è prevista solo per gli spazi riservati.

‘Così il nostro iscritto si è visto recapitare una multa dal Comune di Vernole. Effettivamente – ci scrivono dall’associazione – ci risulta che è a discrezione del Comune il far pagare o meno i disabili nelle normali strisce blu. Per il Comune di Vernole probabilmente è cosa logica che si debbano fare pagare tutti, anche i disabili. Noi ovviamente la pensiamo in maniera diversa… Tuttavia è grave che da nessuna parte si segnali l’inizio di un altro Comune e soprattutto la diversità di trattamento per le persone diversamente abili. Cosa costava mettere un cartello che annunciava la fine del territorio di Lecce e l’inizio di quello di Vernole? Se il nostro iscritto avesse saputo che non si era più a Lecce bensì in un comune in cui ai disabili non è consentito parcheggiare gratuitamente all’interno delle strisce blu, certamente non avrebbe lasciato l’autovettura in sosta’.

E certamente, aggiungiamo noi, si sarebbe risparmiata una bella multa che in questo periodo non è certamente agevole pagare.