Occhi al cielo per la Superluna, uno spettacolo da non perdere

La notte tra il 17 e il 18 settembre 2024 ci regalerà uno spettacolo celeste mozzafiato: la Superluna, termine coniato dall’astrologo Richard Nolle nel 1979.

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Tutti con il naso all’insù tra martedì 17 e mercoledì 18 settembre per ammirare la “Superluna”. Più grande del solito, più luminosa e vicinissima: così apparirà il satellite che raggiungerà il Perigeo, il punto più vicino alla Terra.

Per ammirare la Superluna non servono strumenti particolari. Basterà aspettare il tramonto, maltempo permettendo. Una volta calato il sole, ammirare lo lo spettacolo che ci regalerà il cielo sarà molto più semplice. Il consiglio, come sempre, è quello di spostarsi nelle zone poco illuminate, lontano dalle luci della città, per godersi lo spettacolo regalato dal satellite che, quest’anno, sarà ancor più speciale, dato che sarà accompagnato anche da una piccola eclissi parziale. Un’occasione in più da non perdere per alzare gli occhi al cielo e lasciarsi incantare da questo fenomeno affascinante.

Da sempre, la Luna ha esercitato un fascino irresistibile sull’uomo. La sua luce argentea ha ispirato poeti, artisti e filosofi di ogni epoca. La superluna, poi, è da sempre un evento molto atteso. Chiunque si lasciasse sfuggire l’evento, per il cielo coperto o per altri motivi non ha nulla da temere: i prossimi appuntamenti con la Superluna saranno il 17 ottobre e il 15 novembre.

Curiosità

Il termine Superluna è stato coniato dall’astrologo Richard Nolle che, nel 1970, ha deciso di chiamare in questo modo tutte le lune piene che si trovavano a distanza ravvicinata con la Terra.

Perché si chiama Luna piena del Raccolto?

Ma come mai la superluna del 18 settembre viene chiamata anche Luna piena del Raccolto? Non si tratta di un termine scientifico, ma di un nome che risate ai nativi americani. Gli indiani d’america avevano scelto questo termine per indicare la luna piena più vicina all’equinozio d’autunno, che quest’anno cadrà il 22 settembre. In questo periodo dell’anno, infatti, iniziava il periodo del raccolto e la luna piena, grazie alla luce che emanava nel cielo, favoriva il lavoro nei campi anche durante la notte. A volte viene chiamata anche Luna del Mais, perché è uno dei principali cereali che venivano raccolti a settembre.



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