Tac off limits per obesi, è ora di pensarci: a breve un presidio alla Asl

Obesi impossibilitati ad eseguire tac e risonanze magnetiche. Si riaccendono le polemiche per il diritto proibito di curarsi di chi pesa oltre i 130 kg.

Cade dal suo letto, resta impigliato tra le doghe d’acciaio e viene soccorso dai vicini. Sembra la trama di un film comico, invece, è l’amara realtà vissuta all’alba di ieri da un uomo di 46 anni originario di Trepuzzi. Con i suoi 200 chili, Tommaso Prima si è ritrovato a terra dolorante dopo il cedimento del suo giaciglio, a causa proprio del suo peso eccessivo. Si è ritrovato così, aggrovigliato tra doghe e traversine e con vari contusioni sul corpo, in particolare sul bacino e sulla spalla.

Soccorso dall’anziano padre di 96 anni e da alcuni dei suoi vicini, Prima è ora costretto a dormire su una sedia a rotelle in attesa della sostituzione del suo letto ortopedico da parte dell’Asl. La disavventura giocoforza richiama alla mente le difficoltà vissute dalle persone costrette a fare i conti quotidianamente con i tanti chili di troppo che rendono impossibili e difficoltosi anche i più piccoli movimenti.

E che dire quando a venir meno è la possibilità di curarsi? Il fatto riaccende i riflettori sulla  spinosa questione che stanno vivendo gli obesi salentini a cui è reso inaccessibile fare una tac o una risonanza magnetica vista la loro mole. Un’ingiustizia contro cui Tommaso Prima sta lottando riunendo altri ‘compagni di sventura’ e programmando un sit-in di protesta per giovedì 30 aprile. Davanti agli uffici della Direzione centrale dell’Asl si riuniranno uomini e donne in sovrappeso impossibilitati ad approfondire indagini diagnostiche per risolvere i loro problemi di salute.

La risonanza magnetica diventa off limits a Lecce per tutte quelle persone che pesano più di 130-150 chilogrammi. Macchinari troppo piccoli,  non adeguati alle misure over, strutture ospedaliere pubbliche e private che non dispongono di mezzi specifici alla cura di pazienti che soffrono di obesità, questo è lo scenario che si trovano di fronte chi ha la sfortuna di pesare oltre i 130 kg.

In attesa che qualcosa cambi, continua a farsi sentire la voce di chi con la patologia dell’obesità ci convive e lotta ogni giorno. Dalle piccole sfide ai grandi spostamenti, eseguire azioni di vita quotidiana diventa un’impresa ardua per chi sfora i limiti di peso oltre i quali si è nel campo della patologia. Istituzioni e Asl saranno dovranno trovare un rimedio visto l’aumentare del numero dei pazienti obesi in Italia e al sud in particolare altrimenti il diritto alla salute sarà esclusiva solo di alcuni cittadini.



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