“Tanto tuonò che piovve” è un proverbio che da secoli accompagna le nostre conversazioni, un modo di dire semplice, ma profondo, che racchiude in sé una saggezza antica. Nato dalla tradizione popolare, questo detto ha attraversato i secoli, mantenendo intatta la sua capacità di descrivere con efficacia l’inevitabilità di un evento, preceduto da lunghi e intensi preavvisi. È così è stato in queste ore, i tuoni hanno ‘annunciato’ l’acqua, tanto attesa per dopo il caldo regalato dall’anticiclone afrocano, protagonista indiscusso di questa estate dalle temperature a tratti insopportabili.
Le origini di questo proverbio si perdono nella notte dei tempi. Leggende e aneddoti lo legano a culture e epoche diverse. Una delle più famose lo associa al filosofo greco Socrate e a sua moglie Santippe. Si narra che un giorno, mentre Socrate stava dialogando con i suoi allievi, Santippe, famosa per il suo carattere irascibile, si infuriò e gli rovesciò una brocca d’acqua in testa. Socrate, con la sua solita calma, avrebbe pronunciato la frase “tanto tuonò che piovve”, sottolineando come la reazione della moglie, considerata una donna non solo fastidiosa, ma addirittura insopportabile, fosse stata prevedibile.
Qualunque sia la sua origine è indubbio che la sua fortuna sia legata alla vecchia saggezza popolare, quella che non sbagliava mai grazie al legame stretto e indissolubile con la natura. Il tuono, con il suo rombo potente e minaccioso, annuncia l’arrivo della pioggia, così come i segnali ci avvisano di un cambiamento imminente.
Oltre al suo significato letterale, “tanto tuonò che piovve” ci invita a riflettere sugli eventi. Spesso, infatti, nella vita, così come in natura, i cambiamenti non avvengono mai all’improvviso, ma sono preceduti da una serie di segnali e avvisaglie che, se interpretati correttamente, ci permettono di anticipare il futuro.
“Tanto tuonò che piovve” è un proverbio che, nonostante la sua semplicità, ci offre una chiave di lettura profonda e articolata della realtà. La forza risiede nella sua capacità di descrivere in modo efficace una situazione comune. Ci ricorda che spesso le cose non accadono per caso, ma sono il frutto di una serie di cause ed effetti. Ci invita a riflettere sull’importanza dei segnali e sulla necessità di essere pronti ad affrontare il cambiamento. Un proverbio che, come un faro nella notte, ci guida attraverso le tempeste della vita.
ph. Francesco Bello