Tap continua a far discutere, a far parlare di se e, finché non arriverà il decreto definitivo della Commissione nazionale per la Valutazione di impatto ambientale (Via), che sarà chiamata a dare il via libera ai lavori, il fronte del no continuerà a sperare e a manifestare per contrastare la realizzazione dell’appalto del gasdotto nell’area di San Foca. Il Comune di Melendugno e la Regione Puglia guidano il fronte del dissenso sul gasdotto, che dall'Azerbaijan attraverserà la Grecia, l'Albania e il mar Adriatico per sbarcare sulla costa di San Foca, marina di Melendugno. Il 20 settembre una grandissima manifestazione è prevista tra S. Foca e Melendugno alla quale saranno invitati tutti i cittadini, comitati, associazioni e soprattutto le istituzioni che in prima persona vogliono far sentire la propria voce per gridare il proprio parere negativo.
Ma Tap, intanto, ha incassato il parere favorevole della Commissione e si aspetta che in settimana il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, dopo aver acquisito il concerto del ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, firmi il decreto di recepimento del parere della Commissione. Confindustria Lecce ed Ance Lecce esprimono soddisfazione per questo parere positivo e dichiarano: “l'opera, già definita strategica dal governo e dall’Unione Europea, rappresenta un’occasione importante di sviluppo poiché contribuirà a diversificare le fonti di approvvigionamento energetico, consentendo al nostro Paese di colmare il gap che lo separa dal resto d’Europa. Oggi infatti il costo dell’energia in Italia supera di circa il 30 per cento quello degli altri paesi europei. Come ribadito in altre occasioni, ridurre la forte dipendenza del nostro Paese dal petrolio e dal carbone è una priorità sempre più urgente, anche alla luce del conflitto russo – ucraino, che va evidenziando ancora di più il rischio di un approvvigionamento legato in maniera preponderante, se non esclusiva, alla Russia. Per non parlare anche dei disordini istituzionali libici”.
“L’investimento di TAP oltre a portare notevoli vantaggi sul fronte dei risparmi energetici – afferma il presidente di Confindustria Lecce,Piernicola Leone de Castris – consentirà la presenza sul nostro territorio di imprenditori esteri importanti e qualificati, che con le loro iniziative porteranno certamente ricadute sul versante degli investimenti sul territorio”.
“Un’opera di tale portata – prosegue il presidente di Ance Lecce, Giampiero Rizzo – può dare una boccata di ossigeno alle imprese ed ai lavoratori locali che oggi sono più che mai in affanno per mancanza di investimenti sia nelle opere pubbliche sia nell’edilizia privata”.
“Pertanto – concludono i vertici di Confindustria Lecce e Ance Lecce – è necessario che si prendano ai diversi livelli istituzionali decisioni chiare per rendere il più celere possibile l’avvio definitivo dei lavori che, nel corso dei vari iter procedurali, dovranno ancor più sostanziarsi di una concreta tutela dell’ambiente e delle vocazioni del territorio”.