La Regione Puglia non potrà accedere agli atti del processo di vendita dell’Ilva di Taranto. Così ha sentenziato il Tribunale Amministrativo cui l’Ente di “Viale Capruzzi”, aveva fatto la richiesta poi respinta.
Il Giudici della Prima sezione del Tar laziale, con Ordinanza pubblicata nella giornata di ieri, hanno respinto l’istanza finalizzata ad acquisire il piano industriale e la documentazione del piano ambientale presentata da Accelor Mittal.
Sono state accolte le tesi della Presidenza del Consiglio dei Ministri, difesa dall’Avvocatura dello Stato; della Provincia di Taranto, difesa dall’Avv. Luigi Quinto e della cordata di imprese che si è aggiudicata la vendita, rappresentata dai legali Gianni, Lirosi, Gardini e Sticchi Damiani, che hanno evidenziato come la Regione Puglia non abbia fornito elementi idonei a dimostrare che i Piani richiesti contengano informazioni ambientali autonomamente estraibili dal contesto generale e ulteriori e diversi da quelli desumibili dal contenuto del d.p.c.m. (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) impugnato nel giudizio di merito.
L’accesso incondizionato – ha rilevato il TAR – non è consentito rispetto ad atti e documenti la cui rilevanza non è provata dal richiedente e che, di contro, incidono su interessi economici e commerciali di una persona giuridica, ivi compresi la proprietà intellettuale, il diritto d’autore e i segreti industriali.